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Lotta di classe - 1
Data: 21/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
AVVERTENZA: nel racconto che segue si fa uso di un linguaggio volgare e scorretto; i personaggi fanno sesso senza usare le dovute protezioni, ma sono stati informati in maniera dettagliata dei rischi che corrono e hanno deciso di strafregarsene con la motivazione, a mio avviso corretta, che non sono stati ancora evidenziati pericoli di contagio di qualsivoglia tipo derivanti da situazioni meramente virtuali. Ultimo, ma non meno importante, l'accenno politico contenuto nel racconto è del tutto casuale. Detto questo, chi prosegue nella lettura, lo fa a suo rischio e pericolo. Fabio era mollemente sdraiato sul materassino ai bordi della piscina, nel giardino retrostante il vecchio palazzotto, verso la periferia della città. Sfogliava una rivista porno e si lisciava con pigra indolenza il calepino che gli si andava rapidamente inturgidendo sotto il ridotto costumino azzurro. Sì, un costumino decisamente ridotto, al punto che prima ancora di arrivare al paginone centrale della rivista, in cui il cover-boy della settimana avrebbe gratificato il lettore con la visione stereoscopica delle natiche aperte a mostrare il suo anelante buchetto, prima di arrivare al paginone centrale, dicevo, esso non riuscì più ad assolvere alla funzione principale per cui era stato concepito, quella cioè di contenere e possibilmente nascondere alla vista l’apparato genitale di chi lo avesse indossato. Sempre ammesso, s’intende, che fosse questa la funzione principale per cui era stato ...
... concepito… e non piuttosto quella di rendere ancora più arrapante un bel fisico dalle linee morbide e seducenti, come appunto quello del nostro Fabio. E ad essere sinceri, conoscendo lo stilista, l’Autore propende senza ombra di dubbio per questa seconda ipotesi. Il megattero, dunque, che il giovane era andato alimentando di sensuali lisciate e voluttuose carezze, cominciò ben presto a forzare contro la chiusura della sua angusta prigione e, prima ancora che Fabio arrivasse al famigerato paginone centrale, sgusciò con tutta la testa da sotto lo stretto elastico e si protese in fuori, boccheggiando in cerca di respiro e sbavando senza ritegno la sua avida concupiscenza. Fabio non poté ignorarlo e prese a lisciarsi con la punta delle dita il glande viscido e scappellato, abbandonandosi al brivido di piacere che gliene derivò; poi con la punta dell’indice raccolse una goccia del liquido denso, che gli colava fuori dalla punta, e se lo portò alle labbra, leccandolo con aria lasciva. Diede un’ultima occhiata distratta alla rivista e la spinse via; si sfilò l’ormai inutile costumino azzurro, scalciandolo via, si distese sul materassino, si impugnò a tutta mano il rondone fremente e chiuse gli occhi, prendendo beatamente a masturbarsi. La mano destra faceva la sua lap-dance stretta al palo febbricitante e scorreva su e giù con un’ampia vogata che al discendere scopriva interamente il glande bagnato e al risalire lo ricopriva, tirando fino in cima la pelle carnosa e slabbrata ...