1. Lotta di classe - 1


    Data: 21/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... dell’ampio prepuzio. Con la sinistra, invece, si danzava sul corpo, carezzandosi i pettorali levigati, vellicandosi per un momento i capezzoli, lisciandosi i coglioni sostanziosi e affondando ogni tanto nel profondo a saggiare con la punta dell’indice la cedevole consistenza dell’orifizio, umida di sudore e di umori.
    
    E intanto si torceva, sotto il placido sole di quel mattino di fine giugno, leccandosi le labbra, mugolando di piacere, contraendo i muscoli delle gambe flessuose e delle natiche sode, quasi ad accompagnare ed accentuare i brividi che lo scuotevano. Se qualcuno avesse avuto la fortuna di vederlo, sarebbe stato uno spettacolo da fargli scoppiare le palle!
    
    Poi il piacere si accentuò, divenne un flusso costante nelle sue membra fibrillanti, i coglioni cominciarono a comprimersi, per dare potenza all’imminente schizzo liberatorio, la sborra cominciò a levitare… la mente a volare… il cazzo…
    
    CLIN CLON… CLIN CLON… CLIN CLON…
    
    Fabio sbarrò gli occhi e sollevò la testa, guardandosi attorno stranito. Un flusso più denso di sugo gli colò sulla mano, bloccata a fondo cazzo.
    
    “Chi diavolo è? – si chiese a voce alta – Oh, che vadano al diavolo!”
    
    E si ridistese giù, deciso a riprendere e portare a termine la sua masturbazione, anche se la magia del momento era svanita e il suo nerchio scioccato cominciava a dare segni di cedimento. Richiuse gli occhi.
    
    Si lisciò con la sinistra le palle fradicie di sudore… con la destra riprese a sollecitarsi la canna ...
    ... molliccia…
    
    CLIN CLON… CLIN CLON… CLIN CLON…
    
    «Oh, vaffanculo ‘sto rompicoglioni ! », sbottò Fabio, che la rabbia e il disappunto rendevano ancora più affascinante.
    
    Con un unico, fluido movimento si alzò di scatto e raccolse un asciugamano buttalo lì accanto, poi si pulì le mani e si guardò attorno alla ricerca del costumino azzurro.
    
    CLIN CLON… CLIN CLON… CLIN CLON…
    
    « E vengo, cazzo ! », imprecò.
    
    Si accorse che il costumino galleggiava al centro della piscina, dove lo aveva scalciato prima, allora scrollò le spalle, si avvolse l’asciugamano ai fianchi, tenendone i lembi con la sinistra, e si avviò ad aprire.
    
    “Ma chi cazzo è?”, si chiese ancora, facendo scattare la serratura, senza rendersi minimamente conto della situazione in cui trovava.
    
    Aprì con foga il portone di strada.
    
    “Ciao! - fece il ragazzo, allontanando il dito dal campanello, che stava per suonare ancora una volta – Io… Oh, scusa… - si bloccò, notando l’altro sulla porta, nudo, con solo un asciugamano attorno ai fianchi – Vedo che ti ho disturbato… mi dispiace… non immaginavo…”
    
    Fabio stava per scaricargli addosso una valanga di contumelie, ma quando vide il bel faccino moretto, illuminato da due occhioni sognanti, le belle labbra sorridenti e il pizzettino da intellettuale, sentì la rabbia sciogliersi al sole e mutarsi in un vago
    
    interesse.
    
    “No… niente…”, mormorò, mentre i suoi ormoni, nuovamente all’erta, lo spingevano a puntare gli occhi verso il basso ventre del ragazzo, dove due belle ...
«1234...8»