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Lotta di classe - 1
Data: 21/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
... cosce tornite si congiungevano, generando un rigonfio prominente e leggermente scolorito sul lato sinistro, dove evidentemente più frequente doveva essere lo sprimacciamento. “Sono di Lotta Proletaria, -disse il giovane con voce squillante, tendendogli un giornaletto di poche pagine – ti interessa parlare un po’ di questa crisi?” “Eh? – fece Fabio, scuotendosi dalla sua contemplazione – Quale crisi?” “Beh, la crisi economica che sta investendo… Ma, scusa, in che mondo vivi?” “Senti, - lo interruppe Fabio – ti dispiace venire dentro? Non credo di essere…”, e sporse la testa, per guardare in strada, dove peraltro non passava nessuno. Si scostò per farlo passare. “Stavi facendo la doccia, immagino.”, disse il ragazzo, entrando. “No. Ero di là che prendevo il sole in piscina. Vieni.”, rispose Fabio e lo precedette attraverso l’atrio, verso l’uscita posteriore per il giardino. “Ah, pure la piscina c’hai!”, commentò il ragazzo con una punta di acredine nella voce. “Come ti chiami?”, gli chiese l’altro. “Tony”. “Io Fabio. – e si girò per stringergli la mano – Molto piacere.” Uscirono in giardino, al centro del quale c’era una piccola piscina, circondata da alte siepi fiorite per proteggerla dagli sguardi indiscreti. “Accidenti, che bella casa! – mormorò Tony – Si vede che siete ricchi.” Fabio fece spallucce. “Lo sono i miei!”, rispose. “Beh, se lo sono loro, lo sarai anche tu!”, puntualizzò l’altro piccato. Il ragionamento non ...
... faceva una piega. “Bah, io spendo soltanto i loro soldi!”, commentò serafico Fabio. “Ma guardati! – si infiammò Tony – Palazzo, giardino, piscina! Non ti senti rodere dentro all’idea che c’è gente che non ha un cazzo di posto di lavoro?” “Sì, hai ragione, - fece Fabio – ma perché te la prendi con me? Non l’ho mica colpa mia le cose che stai dicendo… Quanto a questa roba, me la sono trovata e, se permetti, me la godo, come farebbe chiunque altro. Ma siediti pure. – e gli indicò una sdraio al bordo della piscina – Vuoi qualcosa da bere?” “No… - balbettò Tony un po’ spaesato – no… ti ringrazio.” “Scusami un momento.”, disse Fabio e si allontanò, sempre tenendosi con la sinistra i lembi dell’asciugamano attorno ai fianchi. Tornò poco dopo, indossava un paio di slip bianchi e portava in mano due grossi bicchieri appannati, colmi di un liquido ambrato. Ne porse uno a Tony, che nel frattempo si era seduto sulla sdraio. “E’ tè. – fece – Dopo un po’ al sole viene sete.” “Ah, grazie.”, si illuminò Tony, quasi stupito alla cortesia dell’altro. Tony tornò a sdraiarsi sul materassino. Bevvero entrambi una sorsata di tè. “Come ti dicevo…”, cominciò Tony. “Senti, - lo interruppe Fabio – mettiti pure comodo, se vuoi.” L’altro lo fissò con aria interrogativa. “Togliti pure la camicia… e anche i pantaloni, se vuoi, così prendi un po’ di sole pure tu, mentre parliamo.” “N… no… - si schermì Tony – Non mi sembra…” “Non farti problemi, non c’è nessuno in ...