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Week-end con Shibari
Data: 24/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: V
WEEKEND CON SHIBARI Mesi prima preso dalla curiosità iniziai ad interessarmi dello Shibari, antica arte giapponese nata per legare e infierire pene e dolore ai prigionieri di guerra. Iniziai a vedere tutti i tutorial disponibili in Rete, continuai con acquisto in un negozio specializzato delle mie prime corde naturali da trattare a casa. Bisognava farle bollire, togliere la peluria in eccesso, cerarle, per renderle morbide ed utilizzabili. Preferii l’acquisto di corde grezze a quelle già pronte perché volevo personalizzarle. Spesso trovandomi in città passavo ad acquistare qualche accessorio ed entrato in confidenza con il proprietario, questi mi parlò di un corso di Shibari che sarebbe iniziato tra qualche giorno e che sarebbe stato lui stesso l’insegnante. Il corso si sarebbe svolto di lunedì sera sul tardi e quindi non sarebbe stato un ostacolo al lavoro quotidiano. Mi iscrissi ed iniziai a frequentarlo, dopo varie lezioni, dove imparammo a legare ed a sospendere il partner, una sera finita la lezione mi intrattenni più del solito a parlare con l’insegnante e sua moglie. Dissi che secondo me anche se la prima sensazione era quella che chi veniva legato era quello che soffriva, in realtà proprio chi veniva legato era il vero beneficiario di questa arte . In quanto chi legava doveva rimanere sempre lucido ed attento mentre chi veniva legato poteva lasciarsi andare fino al proprio annullamento sia fisico che mentale ed il dolore poteva essere proprio il mezzo per provare il ...
... massimo del piacere. I due concordavano con me , e mi invitarono a provare. Essendo proprietario di un albergo sul mare, l’invitai a passare il weekend successivo da me e lì avremmo potuto mettere in pratica quanto ci eravamo detti. Loro accolsero l’invito a patto che non ci sarebbero stati né ripensamenti né limiti. Risposi che però non mi piaceva la violenza. Loro precisarono che la violenza e la volgarità non piaceva nemmeno a loro, ma ci tennero a precisare che erano una coppia aperta , complice ed alla quale procurare un po’ di dolore fisico non dispiaceva affatto. Il sesso non era mai stato un problema per me, quindi accettai. Il weekend successivo era perfetto per me, mia moglie sarebbe stata via per due settimane ed io avrei avuto tutto il tempo di organizzare una stanza appropriata. Loro avrebbero portato tutto il necessario. Presi una suite dal soffitto in legno, alla trave principale legai delle corde che scendevano verso il basso per legare a loro volta un tubo in ferro parallelo al pavimento a circa 2,10 mt. di altezza. Questo tubo sarebbe servito per le sospensioni. Sotto il tubo sul pavimento avevo messo un tappeto che sarebbe servito nel caso il pavimento fosse stato troppo freddo. La mattina del loro arrivo mi svegliai agitato ed eccitato, accesi subito il riscaldamento ed aspettando i miei ospiti preparai un bel pranzetto. Arrivati fecero subito i complimenti per la location, gli mostrai la loro stanza, la stanza dei giochi (che trovarono perfetta), ed una ...