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La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... parte così delicata, resa ancora più sensibile dall�indumento aderente. I capezzoli s�indurirono immediatamente.Grazia si vergognava a morte: attraverso la stoffa si poteva scorgere nitidamente la loro forma, il loro essere turgido. Si mise le mani per coprirli, ma quando lui le ingiunse di pagare, mostrò alla commessa tutto il suo imbarazzo. Quest�ultima, che forse non avrebbe notato nulla, le sorrise in modo complice, facendola arrossire.Ora Grazia si sentiva tutto il corpo dolorante, alla mercé dei voleri, dei capricci e delle voglie del Padrone: non era più una donna, ma irrimediabilmente una schiava.Passarono da un negozio di animali.Senza ritegno verso il commesso e le persone presenti, Roberto le fece provare dei collari, fino a sceglierne due: uno di maglia di ferro e uno di cuoio borchiato. Comprò anche un guinzaglio di cuoio e qualche scatoletta di paté per cani.Anche quelle merci, tutte dedicate al suo ruolo, le dovette pagare la schiava.Erano passati tre mesi da quella prima volta: tre mesi di sevizie, umiliazioni e fantastici orgasmi, che raggiungeva solo con le pratiche sadomaso impartite dal suo Padrone.Ormai s�era scordata della Grazia d�un tempo: il conflitto mentale che la tormentava nei primi giorni era scomparso.Era la piccola troia di Roberto, che si prestava a qualsiasi tortura, costrizione le fosse imposta, godendo delle attenzioni, delle manipolazioni, delle intrusioni nelle sue intimità.Cagna a tutti gli effetti, con collare e guinzaglio, aveva ...
... imparato a leccare i piedi del padrone e persino scodinzolare con una coda ficcata nell�ano o mangiare, da una ciotola cibo per cani, condito a volte col piscio di Roberto.S�esprimeva con abbai e guaiti, rispondendo umanamente dei sì e dei no solo con la testa, o, più raramente accennando della gestualità.Si sentiva appagata, viveva completamente al servizio del suo padrone, dal quale dipendeva in tutto e per tutto.Non aveva bisogno di lavorare per mantenersi: ci pensava lui. S�era trasferita a casa sua ed a richiesta, gli faceva da cameriera, da cuoca e da puttana.Le rare volte nelle quali Roberto se la portava con sé fuori, la lasciava vestirsi da donna, ma dei piccoli accorgimenti sotto il vestito o direttamente in qualche orifizio, la rassicuravano del suo stato; quando, più spesso era lasciata sola a casa, durante il giorno, oppure anche la sera, perché si sentisse sicura, le preparava una situazione di bondage estremo, in modo da farle passare il tempo in sua assenza, sempre col pensiero diretto a lui.Quando affermò che aveva intenzione di farle conoscere degli amici, fu veramente felice. Sotto, sotto sospettava che avesse trovato un�altra donna e che lo tradisse in quelle uscite serali, sempre più numerose.Il giorno stabilito per l�incontro, lui preparò una borsa senza che lei ne vedesse il contenuto e nella quale mise vari strumenti di sottomissione. Appena giunti, le disse d�aspettare in auto una mezz�ora prima di salire da Giovanni e di portare la borsa con i regali.Le ...