-
La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... letto.Appena lui entrò in camera, lei si mise in ginocchio con le cosce alzate, le mani sulle caviglie, lo sguardo perso nel vuoto.-Che fai lì, alzati! Avrai bisogno di andare al gabinetto, credo!-Lei si mise carponi e si avviò, ma Giovanni la fermò: le si sedette per terra vicino e le disse:-Senti, Grazia, smettila di far la cagna con me! Non ce n�è bisogno! Io vorrei aver a che fare con una donna-Lei non proferì parola.-Avanti, rispondi, di� qualcosa!- Le disse spazientito:-Non mi chiamo Grazia, mi chiamo Troia, perché sono una troia.- Rispose compunta, rimettendosi in ginocchio.-Ma chi t�ha messo in mente queste cazzate?- Le domandò brusco.-Il mio padrone, mi ha cambiato nome, signore- Rispose, abbassando lo sguardo.-E come, quando?- Giovanni era sempre più stupito.-Una mattina, ero ancora semiaddormentata, mi chiese come mi chiamassi. Io, come una stupida, gli risposi di chiamarmi Grazia. Allora lui, per farmi entrare ben in testa il nuovo nome, mi ordinò di mettermi in ginocchio, come sono ora e di ripetere cento volte: -Mi chiamo Troia, perché sono una troia- Ed ogni volta ricevevo una frustata sulla schiena, che dovevo contare. Alla cinquantesima, mi piegai in avanti. Non resistevo più in quella posizione e il mio padrone, invece di arrabbiarsi, mi disse che bastava così.Da allora mi chiamo Troia�--Perché sei una troia- Finì la frase lui: -Veramente magnanimo Roberto!- Commentò.L�uomo capì che solo trattandola bruscamente, avrebbe ottenuto il suo scopo e le ordinò ...
... con tono perentorio:-Ora ti alzi in piedi e vai in bagno ad orinare, poi vieni in cucina per far colazione!-Lei, in silenzio, ubbidì.Nel frattempo, Giovanni, cercò dei vestiti che le si adattassero. Non aveva, chiaramente abbigliamento femminile: trovò una giacca da casa che si allacciava con una cintura e delle ciabatte: �Per ora� Pensò: �Si metterà questo, in seguito andrò a comprarle qualcosa di decente.Mentre l�aspettava meditò su quella situazione, veramente intricata.Grazia era la donna di Roberto. Almeno, questo pensava fino la sera prima. Poteva ridargliela e lavarsene le mani, ma le faceva pena.Se l�avesse accompagnata all�ospedale, avrebbe perso un amico, e questo era il meno; ma sarebbe potuto finire nei guai. Come avrebbe spiegato ai medici la conoscenza di quella donna? In quello stato, Grazia avrebbe certo confessato d�essere la sua schiava. E nei guai sarebbe finito anche Roberto.Decise di aspettare fino all�indomani e cercare di scuotere la donna e riportarla ad una condizione umana: almeno apparente.La schiava arrivò in cucina e si prostrò ai piedi di Giovanni, il quale le ingiunse di alzarsi in piedi ed indossare la vestaglia e le ciabatte:-Vieni, facciamo colazione.- La invitò.Lei versò il latte e il caffè nella tazza del padrone e poi si rannicchiò sotto il tavolo e si accinse a prendere il suo cazzo per fargli un pompino:-Ma cosa fai?- Le domandò-�.Colazione, mio Signore�- Gli rispose come se la sua azione fosse del tutto normale.-Alzati!- Le ordinò: -E ...