1. La donna che cambiò nome


    Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... la sponda e si sistemò nella vasca sempre carponi.-Sdraiati tranquilla, non voglio farti del male. Rilassati, il bagno è fatto anche per questo, no?-La vide arrossarsi ed esclamò: -Ma l�acqua è troppo calda! Dovevi dirmelo!- E aprì il rubinetto della fredda:-Grazie- Disse lei con un fil di voce. Fu la prima parola che si permise di pronunciare senza permesso.Giovanni stette a guardarla accovacciato, vicino alla sponda della vasca: era veramente bella, anche se deturpata dai segni delle sevizie subite.Dopo un po� le diede in mano la spugna e del sapone e la invitò a lavarsi. Di nuovo lei pronunciò un: -Grazie- Pieno di gratitudine, ma nient�altro.Giovanni si offrì di lavarle la schiena. Lei lo guardò timorosa e gli diede la spugna insaponata, mettendosi in ginocchio e chinandosi con la testa quasi del tutto immersa nell�acqua e le mani intrecciate dietro il collo.�No�, pensò lui, �Non può essere solo il trattamento ricevuto questa sera. Mi sembra che a questa poveretta sia stato lavato il cervello�Finito di lavarsi, l�aiutò a scavalcare la sponda: lei si mise subito a quattro gambe. Giovanni pensò fosse troppo debole per stare in piedi e la coprì con un accappatoio. Rimase immobile:-Ma che fai lì- Gli venne spontaneo:-Su, asciugati!-La schiava si strofinò, sempre rimanendo nella stessa posizione.-Vieni, andiamo a farci una bella dormita! Vedrai, domani ti sentirai meglio-Lei lo seguì camminando carponi e Giovanni esclamò:-Non ce la fai a camminare dritta?- E la prese ...
    ... sotto le ascelle per aiutarla ad alzarsi.-Non mi è permesso, signore!- Rispose la schiava, che non faceva nulla per aiutarlo nell�operazione.-Ma scusa- Lui sbottò:-Quando sei arrivata a casa mia, camminavi normalmente, o hai fatto la strada, tutta a quattro gambe!-La schiava s�alzò, ma tenne la testa china e non rispose.Arrivati in camera, lui scalzò le lenzuola e le disse di sdraiarsi:-Scusa se il letto è un po� piccolo, ci adatteremo: tanto sia io che te, siamo stanchi morti, vero?--Una cagna dorme sul tappeto, signore- Disse lei e si rimise carponi:-Ma nient�affatto. Tu sei un essere umano e ora vieni a letto!- Le intimò spazientito.La schiava si arrampicò sul letto, si sdraiò e appena Giovanni la raggiunse, lei si rannicchiò prendendogli in bocca il pene.Riprendendo un tono calmo e usando la massima gentilezza lui le scostò il viso e disse:-Sei stanca, riposati. Anch�io sono stanco. Domani ti sentirai meglio. Buonanotte, Grazia.-Lei gli si mise vicino, la testa sulla spalla e un braccio sul petto e si addormentò come una bambina.Giovanni si destò abbastanza presto, anche s�era sabato e non doveva recarsi in ufficio. Sentì un corpo vicino al suo:�Ah, già, la schiava!� pensò. Era così abituato a stare da solo, che s�era dimenticato della presenza di Grazia, la quale era immersa in un sonno profondo.Andò in bagno e poi in cucina per preparare la colazione.Quando tornò in camera per vedere se Grazia s�era svegliata e invitarla a mangiare, vide la schiava sul tappeto vicino al ...
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