-
La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... quando era uscita da casa di Giovanni, continuava a pensare a quell�incontro fatidico. Non aveva mai goduto tanto in vita sua ed era così eccitata che arrivata a casa fece l�amore con Andrea, senza peraltro raggiungere lo stesso apice di godimento.Per quanto comandasse a bacchetta suo marito, non c�era paragone con la soddisfazione che provò ad umiliare quella schiava, colpirla con la cintura, martoriarle le tette. Poi farsi slinguettare fu meraviglioso, meglio di qualunque uomo.Non le passò neanche dall�anticamera del cervello che fossero delle pratiche lesbiche, tanto considerava Grazia un essere inferiore, un animaletto, un oggetto al suo servizio.Doveva solo distrarre Giovanni e a questo avrebbe pensato Andrea: suo marito eseguiva tutto ciò che lei diceva.Andò da una vicina che raccoglieva indumenti per la parrocchia. Con una scusa se ne fece dare tre. Poi progettò tutto fin nei minimi particolari e quando furono le due del pomeriggio uscirono per andare a fare la buona azione, come disse lei.Intanto Giovanni riuscì a trovare un modus vivendi con Grazia, almeno in quelle prime ore.La incaricò di mettere in ordine la casa, pulirla e preparare da mangiare. Erano incarichi assolutamente normali e non umilianti; lei si sentì finalmente occupata ad eseguire degli ordini, essere contenuta e limitata nei suoi movimenti.Quando, però, si sedette a tavola, Grazia lo servì e si mise in ginocchio, in attesa:-Be�, non ti siedi a mangiare?--Non mi permetterei mai, signore--Ma non ...
... mangi nulla? Non hai preparato anche per te?--Ho cercato una scatoletta di cibo per cani, ma non l�ho trovata, signore!--Scatoletta per cani? Ma sei matta?--Sono una cagna e devo mangiare cibo per cani, signore- Rispose con un sospiro, come se il matto fosse Giovanni.Lui rimase di stucco a quelle risposte assurde, aberranti.Pensò cosa fare e poi con tono un po� ironico, le disse:-Non sapevo che dovessi mangiare quella roba. Visto che non ne ho, accontentati di dividere con me il pasto che hai preparato. Prendi un piatto, le posate e un bicchiere e siediti a tavola. E� un ordine!- Tutta quella scena sarebbe stata ridicola se non si fosse trattato d�un tragico dramma.La schiava eseguì e a testa bassa, mangiò tutto ciò che Giovanni le mise nel piatto.Poi l�incaricò di sparecchiare e lavare i piatti e finito che ebbe, le ordinò di stare ferma, seduta s�una poltrona della sala.Trovava veramente buffo, doverle ordinare, con tono severo, di compiere azioni assolutamente normali, ma era l�unica maniera per farla comportare da essere umano. Si rendeva conto che non avrebbe risolto il problema, ma per ora, era la soluzione più semplice che avesse trovato.Verso le tre, suonarono alla porta:-Va� ad aprire.- Le ordinò Giovanni.Quando si vide comparire davanti Andrea e Annamaria, la schiava rimase di pietra e sbiancò:-Be�, non ci fai entrare? Non sei contenta di vederci, troia?- La investì l�aguzzina:-Bu..Buongiorno signora- Balbettò lei e si prostrò ai suoi piedi, baciandoglieli.Annamaria le ...