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La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... diede un calcio in faccia e la spostò di lato, mentre la voce di Giovanni li invitava ad accomodarsi in sala:-Un attimo e sono da voi- Disse gridando lui, dalla camera da letto.Raggiunse Grazia in anticamera ed insieme andarono dagli ospiti. Si sedettero sulle poltrone e la schiava si accovacciò per terra, ai piedi del padrone, il quale le mise, teneramente, un braccio intorno al collo.-Allora come va con la schiavetta, ti trovi bene?- Domandò Annamaria, che stava mangiando con gl�occhi la sua preda, eccitata, ma insofferente per quei convenevoli, che ne ritardavano la cattura:-Ci stiamo abituando l�un l�altra. Non è facile. Sapete com�è: era già un bel po� di tempo che stavo da solo- Mentì diplomaticamente. Non voleva ammettere d�avere problemi con quello che poteva sembrare l�ideale per un maschio:-Ma piano, piano, ci stiamo intendendo, vero?-Guardò la schiava e lei assentì con la testa.-Volete qualcosa da bere? Un succo?- Chiese Giovanni agli ospiti.-Grazie, per me va bene- Rispose Andrea-Anche per me, ma con l�aggiunta di un po� di gin: ce l�hai, vero?--Si, certo. Grazia va� in cucina e portaci i succhi. Il gin lo trovi qui nell�armadietto bar--Ma non si chiama troia?- Domandò con malizia Annamaria.-Lei si chiama così, ma io preferisco Grazia- Rispose lui, con una nota di disappunto.La schiava arrivò con tre bicchieri e due bottiglie di succo s�un vassoio. Prese il gin e abbassandosi in ginocchio, servì prima gli ospiti e poi Giovanni.Quest�ultimo le disse di prendere un ...
... bicchiere anche per lei e quando tornò, Annamaria, precedendo Giovanni, proruppe con tono perentorio:-Tu vuoi qualcosa di forte, suppongo- E le versò una dose doppia di gin, colorando la bevanda con un�ombra di succo di pompelmo.La schiava, tremante al cospetto di quell�aguzzina, accettò l�offerta; non le dispiaceva sentirsi un po� brilla.Bevve d�un fiato, com�era abituata con Roberto e si sentì subito pervasa da un dolce torpore nel quale avrebbe accettato tutto. Lo sguardo penetrante ed autoritario di Annamaria la terrorizzava e l�alcol poteva lenire quella sensazione che l�attanagliava.Come una vera e propria cagna aveva scelto la sua nuova padrona, suo malgrado. Si riaccovacciò ai piedi di Giovanni, ma guardava quella donna, ormai succube del suo volere.-Be�, qui ci sono dei vestiti: dovrebbero andarle bene, ma forse bisognerà accorciarli, sai ho le braccia lunghe io- Disse l�aguzzina, guardando intensamente il marito. Lui capì ed istruito dalla moglie:-Senti, Giovanni, mentre le donne vanno a provare i vestiti, noi potremmo farci una passeggiata. C�è una bellissima giornata e tu sei stato bloccato dalla presenza della schiavetta. Tanto, sai come sono le donne: ci mettono un sacco di tempo a farsi belle ed è un peccato non uscire a prendere un po� d�aria-Giovanni colse la palla al balzo. Non gli parve vero di poter lasciare �Il problema� per qualche ora, distrarsi e non pensarci:-E� un�ottima idea! Mi raccomando ragazze, fate le brave!- Disse sorridendo, mentre si metteva ...