1. La donna che cambiò nome


    Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... l�orgasmo, stringendo il fallo con mugolii sonori inequivocabili.Alla fine lui eiaculò pochi fiotti di sperma e rimase nella beatitudine più assoluta, come fosse sospeso per aria, il corpo completamente abbandonato.Era talmente rilassato e semi incosciente che quando gli venne lo stimolo di pisciare, la fece senza remore. Per fortuna, Grazia aveva ancora il suo fallo in bocca e l�accolse senza sporcare il pavimento.Rinvenne da un sonno beato, attratto da un profumino allettante. Il cibo della rosticeria fumante era sul tavolino vicino al divano e Grazia stava apparecchiando. Aveva indosso una tenda di una finestra e si muoveva in modo sexy e provocante, anche in quelle operazioni normali.�Basta, basta� Pensò, ancora spossato, �Questa mi farà morire di sesso�:-Non smetti mai di provocare. Vestiti e smettila muoverti in quel modo- Proferì con voce piagnucolosa:-Non sono mica superman!-La donna s�interruppe in quello che stava facendo e lo guardò attonita: �Eppure in campagna s�era comportato da Padrone! M�aveva finalmente trattato da schiava.� Pensò lei con disappunto.�Forse devo ricordarglielo� Considerò e cerco di provocarlo con le armi che possedeva. Si prostrò davanti a Giovanni:-Perdono, Padrone, perdono sono una lurida troia e le troie come me si devono muovere così--Tirati su, scema e piantala di chiamarmi padrone, mi sono stufato!--Mi perdoni- Ripeté lei e mettendosi in ginocchio con le mani intrecciate sulla testa:-Mi punisca severamente, non lo farò più, se questo è ...
    ... il suo desiderio-Il fare remissivo e quell�atteggiamento da schiava ebbero l�effetto sperato. Giovanni s�irritò ulteriormente: si risvegliò e gli salì nuovamente dal profondo il mostro sadico che s�annidava in lui. Sentì la sua voce ordinarle:-Va a prendere la frusta! Te ne darò tante da farti svenire!-La vide procedere carponi, raggiante in viso e quando tornò con l�arnese in bocca, ancheggiava, tenendo il bacino in alto e arcuando la schiena il più possibile, mentre la veste trasparente scivolava verso il basso e la denudava.Quella vista annebbiò in Giovanni, la parte razionale del cervello che gl�impediva azioni sconsiderate: le prese di bocca la frusta e la tempestò di colpì sulla schiena e sul bacino.Grazia si lamentava con grida trattenute a mezza bocca, ma dopo pochi attimi, lui si fermò con l�arnese a mezz�aria, domandandosi cosa stesse facendo.Per lei non era abbastanza e temeva di doversi sorbire un altro approccio melenso, fatto di carezze e bacini.Decise di provocarlo ulteriormente, prendendo l�iniziativa. Lo guardò con aria di sfida e gli gridò in faccia tutta la sua delusione:-Non m�hai fatto niente. Sei solo un bluff, un mollaccione, una femminuccia senza nerbo�-La provocazione ebbe l�effetto desiderato e Giovanni cadde nella trappola: Grazia aveva colpito nel segno, utilizzando le parole che più ferivano il suo orgoglio di maschio, le stesse che si sentì ripetere da precedenti relazioni con altre donne e spesso sul lavoro.Gl�occhi gli s�iniettarono di sangue e ...
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