1. La donna che cambiò nome


    Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... modo obbrobrioso, come peggio non avrebbe potuto fare. Non sapeva come comportarsi, che dirle.S�avvicinò per vedere come stava: respirava, debolmente, ma respirava. A vederla così immobile temette d�averla uccisa. Non si ricordava bene che le avesse fatto, talmente era stato preso da quella furia disumana.Le sfiorò i capelli e lei si volse verso di lui: aveva il viso stravolto dalle lacrime, sporco di terra, piena di moccio e con il fazzoletto fradicio di saliva. Le tolse il bavaglio:-Scusami, non so cosa m�abbia preso, perdonami, è che�-Lei lo guardò, gli sorrise e dopo qualche timore decise d�abbracciarlo, prendendo un�iniziativa che si stupì d�aver avuto: il coraggio d�una azione autonoma.Stettero avvinghiati così per qualche minuto, presi tutt�e due dalla paura di quel lato delle rispettive personalità che non sapevano di possedere: lui col suo sadismo e lei riscoprendo una volontà indipendente.Giovanni aiutò Grazia ad alzarsi e a rivestirsi. La sostenne con un braccio alla vita e si diressero verso l�auto.-Torniamo a casa, ti va?- Le domandò.-Si, amore- Lei si sorprese a rispondere.Durante il tragitto non parlarono, ognuno immerso nei proprio pensieri. Passando da una rosticeria, Giovanni comprò qualcosa da mangiare. Entrarono nell�appartamento e lui la invitò ad andare a lavarsi:-Va a rinfrescarti, sei piena di terra. Ti ho veramente conciato male-Lei non rispose e quando uscì dal bagno era nuda e portava sul braccio i vestiti.-Vieni ti do qualcosa da mettere, poi ...
    ... domani, quando rientro dal lavoro, andremo a comprarti qualche indumento femminile. Contenta?--Come vuoi, ma io sto bene anche così- Ancora una volta si sorprese a rispondere a lui, senza permesso, senza pronunciare la parola Padrone e senza dargli del lei. Cosa le stava succedendo?-Ma va, dai, non puoi stare mica senza vestiti! E se ti va d�uscire?--Non esco senza di te. Non riesco�.Non posso�--Ma non dire sciocchezze, vedrai�- E vedendo la sua titubanza, lui continuò con tono perentorio e un tantino ironico:-Tu uscirai di casa anche da sola, è un ordine!-Poi l�accompagnò in camera e le diede altri vestiti. Andarono in sala e lui si sedette sul divano, mentre lei si accoccolò fra le sue gambe. Giovanni si chinò a baciarla.Non c�era verso, le movenze di lei, i suoi mugolii, erano troppo provocanti, e lui, irresistibilmente attratto da quelle tette, iniziò nuovamente a palpargliele, questa volta teneramente, mentre il suo fallo s�allungava. La bocca di lei s�appoggiò sulla patta di Giovanni e senza usare le mani, glie l�aprì, e cominciò a lavorargli l�asta con la lingua: a lui sembrò di stare in paradiso.Fu il pompino più bello della sua vita. Forse per il fatto d�essersi amati così spesso quel giorno, forse per l�abilità di lei, stabilirono senz�altro il record di durata. Giovanni si perdette in un torpore estatico, mentre aveva in mano i seni di Grazia che stringeva e rilasciava ritmicamente. Lei gemeva, ansimava, muoveva il bacino, si toccava sulla vagina e raggiunse più volte ...
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