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La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... un aspetto talmente sexy che accondiscese di buon grado.Ora non s�atteggiava più come una cagnetta e, dopo aver preparato il tutto, si sedeva a tavola normalmente senza farselo ordinare. Stava ridiventando una persona.Finito la colazione e lavate le tazze, Grazia si mise a quattro zampe, ma a pancia in su, una posizione molto faticosa, ma altamente erotica.Giovanni guardò l�orologio e le comunicò che non c�era molto tempo.Ciononostante si chinò verso di lei e le prese in mano il viso capovolto:-Sta ferma lì!- Le impose, le mise il pene in bocca ed iniziò a scoparla. Lei chiuse le labbra intorno al suo membro e cercò di mantenere la posizione.Dopo poco lui si sdraiò e le aprì le cosce, ficcandole un grosso dildo nella sua vagina appena dischiuse: lei mugolò sonoramente dal dolore per quell�apertura forzata.La schiava succhiava e leccava il pene che le avanzava in bocca fino a raggiungere la gola, mentre lui la stantuffava selvaggiamente col membro artificiale.Il dolore si fuse con un godimento immediato procurato dalla doppia penetrazione e dallo sforzo muscolare di sostenere il corpo del suo Padrone in quella posizione così scomoda.Giovanni, dal canto suo, non poteva lamentarsi dal servizio offertogli. Senza muovere il bacino e rilassato sulla morbida carne del tavolino, si divertiva ad impugnare il dildo, farlo entrare e uscire fradicio d�umori, mentre con l�altra mano solleticava la clitoride.I mugolii sempre più frequenti e sonori proruppero in pochi minuti in grida ...
... d�un orgasmo micidiale. Il tavolo tremò, vacillò e si schiantò a terra, con le gambe le braccia ripiegate sotto le sue forme:-Serra le labbra, troia!- Urlò Giovanni eccitatissimo, mentre rituffava il pene nella bocca e il dildo nella vagina dilatata di Grazia.La schiava non riusciva a trattenersi e alternava tentativi di succhiate a grida per quel godimento estremo che si prolungava nel tempo, oltre la sopportabilità.Finalmente anche il Padrone venne e s�accasciò ansimante, mentre Grazia boccheggiava col pene che si ritirava pian piano.Dopo qualche minuto Giovanni le domandò:-Come sta la troiettina mia?--So-Sono mo-rta, mio Pa-drone- Balbettò per risposta e si rimise il pene in bocca, pronta ad accogliere il secondo liquido del Padrone.Giovanni aveva la sua testa sulla vagina di Grazia e con la lingua raggiunse la clitoride resa sporgente dal dildo ancora mezzo dentro.S�udì un mugolio di protesta e lui sentì la bocca di lei muoversi a destra e sinistra nel disperato tentativo di comunicargli una tregua per quel godimento senza fine, ma era troppo invitante prendere fra le labbra quella protuberanza.I gemiti si fecero intensi mentre la bocca di Grazia si riempiva di piscio e la lingua di lui sfregava la clitoride.Appena deglutì l�ultima sorsata, la schiava urlò:-Baffa, baffa, fiefà, fefua, fefua, fi-o-e�fefua, fefua- Concluse piangente, senza permettersi di togliere il pene di bocca e pronunciare delle parole comprensibili, ma proprio per questo, Giovanni si mise a ridere e ...