-
La donna che cambiò nome
Data: 27/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... con seri problemi relazionali.Al contrario dei discorsi a tavola, gli spiegò che Grazia s�era comportata in maniera equivoca e disdicevole tutta la mattina.Vedeva il viso stupito del suo interlocutore e condì la descrizione con particolari raccapriccianti suggerendogli infine una soluzione che aveva pensato per risolvere i suoi problemi, ma soprattutto quelli di quella poveretta. Conosceva e s�era già interessata ad una clinica specializzata dove poterla ospitare e curare.Giovanni si stupì di quella descrizione così anomala rispetto alla sua esperienza. Era tutto il contrario di quello che aveva osservato in Grazia, che se in casa pretendeva d�essere una schiava, fuori si comportava da persona assolutamente normale.Non ribatté nulla talmente quel resoconto gli pareva inverosimile e ben presto la congedò, ringraziandola, ma ansioso di sentire la versione di Grazia.La cercò in cucina, ma evidentemente aveva già finito di mettere tutto in ordine. Trovò i suoi vestiti piegati sulla sedia in camera, ma non lei. Pensò fosse in bagno e si diresse verso quel locale, ma non c�era neanche lì.La chiamò senza ricevere risposta: iniziò a preoccuparsi. Possibile che fosse uscita senza dire niente a nessuno? Si sedette a pensare. Dal salotto si poteva controllare la porta e quindi non poteva essersene andata: doveva essere a casa.Tornò in camera da letto e gli parve di sentire un mugolio proveniente dall�armadio. Aprì l�anta e scorse i piedi che spuntavano da sotto i suoi vestiti ...
... appesi:-Che fai lì? Esci! Esci t�ho detto�- Le ripeté, cercando d�afferrare un braccio e, trovatolo, la trascinò fuori. Completamente nuda, aveva la testa china sul petto e le braccia stringevano le gambe verso il tronco:-Che hai? Che ti è successo?- Non rispose e non si mosse altro che con un piccolo dondolio.Giovanni le prese il viso fra le mani e lo alzò; era una maschera di pianto:-Grazia, amore mio�- La baciò sulla guancia e sulla bocca e la circondò tra le sue braccia come fosse una bambina piccola:-Povero amore mio�.Dimmi cos�hai, perché piangi�Lo sai�Io ti posso aiutare�.Sono qui�Non ti lascerò mai�.- Inframmezzava parole di conforto con carezze e baci, e dopo un po�, Grazia proruppe in un grido piangente:-Va via e lasciami stare! Non sono degna del tuo amore. Sono solo un lurido verme schifoso, una troia masochista. Una puttana capace solo di mangiare e bere escrementi�Tu non sei il mio padrone�.Appartengo solo ad Annamaria�.- Continuò in un pianto disperato acuito dal terrore d�aver tradito l�orribile segreto che non doveva assolutamente confessare.Giovanni rimase immobile, di sasso. La tenne stretta a sé e gli ci volle qualche secondo per afferrare il significato di quelle parole.Per quanto fosse completamente all�oscuro di meccanismi psicologici, capì l�estremo stato di prostrazione della sua compagna e il fatto che in quel momento non fosse disponibile né all�ascolto, né tanto meno al ragionamento.La tenne stretta e continuò a baciarla e cullarla, mentre mille pensieri ...