1. Al mare - le rivali - 4 parte


    Data: 02/03/2021, Categorie: Etero Autore: Sabrinazeta

    ... atteggiamento.
    
    L’indomani mattina, scesero tardi in spiaggia e non sembravano più quelle di prima.
    
    La ragazza aveva la metà del bikini del giorno prima, i capelli raccolti in un concio dal sapore caraibico come a suggerire una particolare “presa” in certe situazioni piccanti. Vistosamente truccata con colori accesi e un pareo sottile come la seta lasciava passare tutti gli sguardi che piovevano su di lei. Anche il modo di porsi era diventato più aggressivo e provocante e aveva perso proprio quella delicatezza che ai miei occhi l’aveva distinta dalle altre ragazze della sua età.
    
    I ragazzi durante tutta la giornata, cercarono di coinvolgerla in diversa attività senza riuscirci, salvo che per l’appuntamento serale dell’aperitivo, cui generalmente non mancava nessuno.
    
    La madre finalmente mostrava ai mariti delle signore dell’albergo, cosa celasse sotto quelle lunghe camice africane e devo ammettere che la signora si difendeva bene, anche se le linee molto mediterranee le davano più un aspetto volgare, da donna dalle mille fatiche extra-coniugali piuttosto che da moglie devota.
    
    Naturalmente anche la signora ,che però di signorile aveva poco, cominciò ad avere intorno a se le attenzioni dei mariti più baldanzosi e affamati, i così detti “mariti da spiaggia”, quella particolare fauna estiva di uomini, che si lanciano in corteggiamenti grossolani e senza senso del ridicolo, che popolano le nostre italiche spiagge.
    
    Aurine, così si chiamava la baldracca francese, ...
    ... con questo nome da analgesico, era ovviamente preparatissima a raccogliere sguardi e complimenti all’italiana e al momento dell’aperitivo serale,
    
    la vidi in atteggiamenti molto intimi con un giovane maritino, fresco di matrimonio, cui la moglie evidentemente, aveva inteso la vacanza, in senso anche di vacanza dall’intimità.
    
    La ragazza invece, sembrava non aver ancora scelto chi rovinare e la cosa cominciò a preoccuparmi perché avevo notato che Giulio, pur non avendola mai avvicinata, l’aveva sempre osservata con tanto interesse. Ma Giulio era mio.
    
    Erano passati due giorni, da quel momento di passione con lui, tra noi c’era ancora una tensione, fatti di sguardi e sorrisi di complicità, che non aveva spento quel desiderio, quella voglia che non avevamo ancora assaporato appieno.
    
    L’arrivo delle francesi, mi obbligava ad accelerare i tempi, così cominciai a mandare brevissimi messaggi a Giulio, quando le straniere facevano qualcosa di buffo.
    
    “Che classe…” gli scrissi quando a tavola la signora succhiava gli spaghetti, sporcandosi rumorosamente e lo vidi sorridere dall’altro capo della tavolata.
    
    “Vive la France!” quando la ragazza uscendo dal mare perse il mini-kini e dovette tornare in albergo, coprendosi alla meglio, scandalizzando le mogli mentre i maritini presero a fargli delle foto col cellulare, mentre lei imbarazzata raggiungeva la sua stanza.
    
    Giulio rispondeva sempre divertito e anche lui di rimando, scrisse qualcosa di spiritoso, aveva capito il ...