1. Ricordi ferragostani - cap.2 di 2


    Data: 03/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Io consumai la cena in albergo credendo che anche gli altri lo facessero, invece no, erano andati a cena altrove. Lo seppi dal cameriere al quale chiesi come mai non c'erano i “signori della 35”. Ebbi la sensazione netta di essere stato preso in giro avvertendo molti sentori di rabbia dentro di me. Prima di accettare la delusione mi imposi di aspettare le dieci. Per riempire il tempo andai a consumare non ricordo cosa al bar annesso all'albergo. Mancavano quattordici minuti esatti alle dieci (lo so perché guardavo in continuazione l'ora) quando apparve Giorgio, mi fissò, mi alzai per andargli incontro sorridendogli ma lui mantenne l'espressione fredda con la quale era arrivato, e si limitò a farmi un cenno, più con gli occhi che con il capo, come a dire “vieni”. Subito lo seguii verso l'ascensore e lui mi aspettò per salire insieme. Solo all'interno mi disse “Le donne sono già di sopra”.
    
    Mi giustificai “Scusami. S'era detto alle dieci però”
    
    Mi sorrise senza dire altro. Era visibilmente teso.
    
    Uscì per prima dall'ascensore e mi precedette fino alla porta della sua camera e dopo averla aperta mi cedette il passo perché varcassi la soglia prima di lui.
    
    Non credo che mi fossi fatto qualche idea sul come potevo trovare vestite le due donne, di certo non mi aspettavo di trovarle come erano: nude.
    
    Non solo: ma anche già intende a sollazzarsi tra loro due. Nulla di trascendentale, solo semplici carezze reciproche ma stando adagiate sul letto. Non si limitavano certo a ...
    ... stare coricate; al nostro arrivo erano già avvinghiate, forse si stavano baciando.
    
    Di distaccarono nel sentirci entrare.
    
    Giorgio mi suggerì: ”Lasciale fare” e cominciò a spogliarsi, facendomi segno con gli occhi per invitarmi a fare altrettanto. Comunicava molto con le espressioni Giorgio e poco con le parole.
    
    Sul letto ora la più attiva era Paola che sfacciatamente accarezzava i seni di Marzia e depositava piccoli baci labiali sulle braccia e le spalle di costei, ma la più provocante era Marzia, la moglie di Giorgio che lasciava fare Paola e in aggiunta si accarezzava anche da sola tra le cosce con una mano, tenendo l'altra semplicemente poggiata sulla chioma di Paola, però guardava in modo provocantissimo me e Giorgio che ci spogliavamo, passandosi lussuriosamente la lingua tra le labbra. Ero già pervaso di desideri, e mi parve di percepire quanto grande fosse anche quello che pervadeva lei.
    
    Giorgio fu svelto a denudarsi e attese quei pochi secondi in più che mi servirono per denudarmi totalmente anch'io poi, mettendomi una mano su un braccio di nuovo mi parlò con un gesto degli occhi e non con le parole come a dire “Coraggio, vai avanti tu”. Almeno questo credetti, invece era solo un “vai” perché mentre io avanzai verso il letto lui si spostò verso il divano sul quale sedette a gambe divaricate, fissando il letto e toccandosi il cazzo che faticava a diventargli veramente duro. Io invece già in ascensore, salendo verso le donne, avevo avuto stimoli erettivi. Poi, ...
«1234»