1. Il mio professore


    Data: 07/03/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Veronica004, Fonte: EroticiRacconti

    ... diventarono pesanti, affannosi, oramai così vicini che quasi si mescolavano, sentivo un fuoco salirmi dal ventre, ero incerta su cosa fare, nessun pensiero razionale usciva dalla mia mente, volevo baciarlo, dirgli quello che provavo ma avevo paura, paura che fosse solo un sogno, paura che stessi fraintendendo, paura che mi avrebbe respinta, gli guardavo le labbra carnose semi aperte, poi tornai sui suoi occhi. Presi la sua mano ancora sul mio volto l'accompagnai dal viso lungo al collo fino a fermarsi sul mio petto, il cuore che tamburellava all'impazzata, premetti in modo che lo sentisse sotto i miei seni. Non so esattamente cosa stessi cercando di dimostrargli. Con l'altra mano mi strinse forte a se, ora i nostri petti erano uniti, ora sentivo anche il suo cuore battere all'impazzata, pochi millimetri allontanavano le nostre labbra, gli portai le braccia al collo, mi aggrappai, tutto il mio peso su di lui, da sola non riuscivo più a reggermi, iniziò a baciarmi forte, le sue mani erano tornate sul mio volto, mi spinse facendomi sbattere contro la porta dove ora le sue mani erano appoggiate, continuavamo a baciarci, staccandoci soltanto poche volte per prendere fiato e ogni volta pronunciava il mio nome, i nostri respiri si perdevano, si mescolavano a gemiti, un po’ di dolore un po' di passione. Continuò baciandomi il collo, con una mano mi premeva forte il seno, si abbassò sullo scollo a V della maglietta, con l'altra mano mi teneva inchiodata a se, sentivo una ...
    ... protuberanza all'altezza della pancia, non riuscivo a crederci era il suo pene che si faceva duro per me, mi aggrappai forte a lui, il mio basso ventre in fiamme. Volevo toccarlo, volevo che mi toccasse in ogni angolo del corpo ma per quanto mi eccitasse l'idea, le voci che sentivo fuori dalla porta mi resero vigile. Staccai le sue labbra dalle mie, con una mano gli afferrai il mento. -Aspetta! Non è sicuro qui! Le senti le voci là fuori? Vogliono te! Da un momento all'altro qualcuno potrebbe aprire la porta- allentò la presa e si staccò da me, ancora un po' affannato -Hai ragione dobbiamo andarcene da qui!- mi sembrò un sacrilegio fermare quell'impeto di eccitazione ma dovevo farlo per la nostra sicurezza. -Ma il ricevimento non è fino alle 11?- guardai l'orologio sul muro: mancava più di un'ora. -Sì ma ricevo solo chi c'è fuori e poi andiamo dove vuoi- mi prese la giacca e la borsa da terra che mi aveva tolto mentre ci baciavamo. -Va bene!- Risposi emozionata, mi sorrise, - Ma dove ti aspetto, come facciamo ad uscire senza farci vedere? - le paranoie iniziarono ad impossessarsi di me. - Ho la macchina - di solito si spostava con il bus dove ci incontravamo sempre senza dirci una parola nei periodi di lezione. -Se vuoi puoi aspettarmi su via T., quella sulla destra, passo di lì con la macchina non ci dovrebbe vedere nessuno, ma stai tranquilla! -mi accarezzava le labbra, con il pollice, - Anche se fosse non stiamo facendo nulla di male! - Era vero ormai non ci legava più nessun legame ...
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