1. Il mio professore


    Data: 07/03/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Veronica004, Fonte: EroticiRacconti

    ... scomodo, ero laureata. Tentennavo ad andarmene, sentivo come se appena uscita avrei avuto tutti gli occhi addosso, sentivo come se le persone in attesa dopo di me avessero potuto capire tutto. -Sì ti aspetto lì, non ci mettere molto però- dissi tradendo la mia impazienza, nel frattempo mi davo una sistemata ai capelli e cercavo di coprirmi con la giacca, mi sembrava che ogni cellula del mio corpo potesse raccontare che pochi attimi prima eravamo uniti. Sorrise sembrava emozionato -Te lo prometto- mi baciò ancora. Mi allontanai, ci staccammo guardandoci ancora increduli. -Aspetta!- dissi, mi sembrava di vedere traccia del mio passaggio dappertutto gli ordinai il ciuffo ribelle e gli sistemai il colletto che gli avevo piegato un attimo prima, mi sorrise premuroso, stavamo un po' temporeggiando era evidente che non volessimo rompere quell'istante magico. Respirai forte, piegai la maniglia, -Ok- dissi sorridendogli, aprì la porta e abbassai subito lo sguardo per evitare chiunque di fronte a me, notai con tristezza che c'era più di qualcuno, avrei dovuto aspettare un po', sapendo quanto era puntiglioso durante i ricevimenti, alzai il passo e mi diressi verso l'ascensore, sentì la sua voce: -Mi dovete scusare ma ho avuto un imprevisto, devo andare via subito quindi posso dedicarvi solo pochi minuti- sorrisi alla parola "imprevisto", che situazione irreale! Il mio interesse nei suoi confronti era ricambiato, mi voleva come io volevo lui. Se qualcuno me l'avesse detto il giorno prima ...
    ... non ci avrei mai creduto, se non nelle mie migliori speranze. Mi recai verso la strada indicata presi lo specchietto dalla borsa per controllarmi, gli occhi sembravano spilloni, il viso ancora un po' segnato ma le lacrime erano sparite, faceva freddo fuori ma ero talmente emozionata che mi sembrava di camminare a tre spanne dal marciapiede, iniziai a ridacchiare da sola, ero felice. Non potevo credere che stava per succedere, che ci saremo ritrovati a casa sua da soli, io e lui a continuare quello che avevamo interrotto prima, a parlare, a guardarci, a toccarci. Continuavo a scrutare la strada in attesa della sua macchina, che strano pensare che sarei salita sulla sua auto, pensare che in un attimo avevamo rotto mesi di schematico comportamento professionale, anche se non era mai stato dei più ferrei, dopo poco meno di 15 min accostò, l'avevo già riconosciuta in lontananza dunque mi ero fermata. Lui mi guardò, io saltai subito in macchina. -Sei stato davvero veloce!- Sorrise e si avvicinò per rubarmi un bacio, -Che fai? Qualcuno potrebbe vederci e tu hai detto di avere un imprevisto, andiamo! - ride -Ma quello è vero!- divampai -Dove vuoi andare?- mi chiese -In un posto dove siamo soli mi pare ovvio, casa tua è libera... vero?- sapevo che non era sposato o fidanzato ma per un attimo mi venne il dubbio che abitasse con qualcuno. - Certo! Come sapevi che la macchina era la mia quando sono arrivato? Mi sono dimenticato di dirti il modello... - So molte cose di te che tu non sai ...
«12...456...10»