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Un bel culo
Data: 10/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Abidibbi
... dell’occhio gli sguardi dei maschi fendere l’aria come frecce. Acuminate e pericolose un tempo, erano diventate con gli anni simili ad innocue carezze che le infondevano una strana sicurezza. Paola non poteva guardare dalla finestra della cucina il postino che spingeva sui pedali la sua bicicletta verso le case vicine senza che immediatamente, nel pensiero, apparisse la fantasia dettagliata di quel corpo e il ricordo del suo odore di sudato e poco pulito, che regolarmente si presentava alla porta della loro villetta. E si bagnava fra le gambe mentre abbassava lo sguardo sulla cipolla che stava facendo a fettine con un lungo coltello da cucina. Le lacrime agli occhi e quelle che scendevano verso le ginocchia -in casa il suo deshabillé non prevedeva mutande- le davano, insieme, una trasciante ventata di vita. Poi faceva il caffé di metà mattinata e lo portava al marito; se era in casa, o se lo beveva da sola. Ma cos’avrà il mio sedere? era solita chiedersi quando era più giovane. Poi non ci aveva più fatto caso e, andando avanti con gli anni, ci aveva preso gusto. Nei discorsi delle sue amiche la preoccupazione delle rughe, l’ inesorabile afflosciamento dei seni, la lenta deformazione dei fianchi e del ventre, assieme ad una sottile ma tagliente venatura di rabbia per il tempo che passava, una ricerca vana di vittime femmine da aggredire, meglio se giovani, apparivano sempre più spesso. A lei bastava guardarsi allo specchio e non tardava a comparire una sua personale ...
... espressione di vittoria e di sfida. In lei persisteva la coscienza della coazione inesorabile che sapeva di generare nei maschi estranei quando entrava nel loro campo visivo. Questa segreta convinzione teneva a distanza il trascorrere del tempo. Le conferme era quotidiane. Il tempo che passava era scandito dal suo progresso nella sapienza del governo del desiderio altrui. Non c’era altro, grazie al cielo. Nelle sue serate, le donne giocavano a canasta, gli uomini a bridge, Lei si divertiva con gli obblighi di padrona di casa, perfettamente a giorno di essere, o meglio di possedere l'oggetto della attenzione di tutti i maschi presenti. Le altre donne la detestavano per questo, ma nessuna aveva il coraggio di dirlo. Paola ne era ben cosciente ma non sospettava fin dove esse potevano spingersi. Con tanti uomini che la guardavano a volte in modo del tutto sfacciato, il passaggio alle vie di fatto per lei non aveva sorprese. Quando lo desiderava, esso avveniva a colpo sicuro, seguendo di solito percorso simili. Come era stato tanti anni prima, quando il migliore amico del marito si era trovato con lei in un ascensore e le si era lanciato addosso mugolando, le aveva infilato le mani sotto la gonna, spingendo le dita nel solco profondo fra le vaste natiche, fino alla sua piccola foresta segreta. Un poco più oltre, quando le dita erano arrivate a frugare proprio quel punto fatale dell’ano che più è prossimo alla vagina e dove abitano spiriti festosi e violenti, lei non aveva potuto ...