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Guardami bene, ne è rimasto ancora? - al centro commerciale con la prof
Data: 12/03/2021, Categorie: Etero Autore: Pennaman
... e più volte, prima un seno poi l'altro mentre lei mi massaggiava la testa con le mani e mi spingeva a se. Continuandola a baciare risalì sulla base del collo gustandomi quel sapore un po' salato di sudore sulla sua pelle. Allungai le mani sulle spalline del suo reggiseno facendone scivolare giù prima una e poi l'altra. Dolcemente proprio come feci qualche minuto prima continuai a sfiorarla con le dita sotto al merletto andando più in profondità, sentendo con mano quella parte dei seni che era ancora sotto le coppe del reggiseno: che pelle calda, morbida e setosa che sentivo. Dopo quelle palpatine ripresi a baciarle la scollatura con baci dolci ma intensi, quindi allungai le mani dietro di lei per sganciarle il reggiseno da dietro la schiena. Dopo un paio di tentativi mi aiutò lei e così quelle due poppe finalmente libere davanti a me si mostravano in tutto il loro splendore. Quanta abbondanza. Rimasi lì un attimo a guardarle ma poi goloso misi la mano sotto la sua tetta sentendone pure il sudore e la alzai verso di me infilandomi il suo grande capezzolone in bocca. Ciucciai quel capezzolo con la stessa voracità di un cucciolo appena nato, l'altra mano strizzava l'altra tettona e titillava il capezzolo, turgido ed elastico che diventava sempre più duro ogni volta che lo stringevo e lo tiravo. Le mani della prof invece mi stringevano i fianchi e mi tenevano vicino a lei per non farmi smettere. Cambiai mammella mentre con l'altra mano giocavo col capezzolone bagnato che fino a ...
... poco fa leccavo e succhiavo. A quel punto la prof allungò le mani e le portò sul pacco massaggiandomelo da sopra i bermuda. Cercò il bottone e lo trovò, mi allentò i pantaloni e afferrò con decisione il mio membro eccitato e gonfio. Provai un piccolo godimento e un brivido tutto lungo la schiena. Lo uscì dalle mutante e cominciò a lisciarmelo per farmelo esplodere talmente era già grosso. Avevo ormai tolto la mia bocca dai suoi frutti ma non gli avevo tolto le mani di dosso così continuai a massaggiarle i meloni e a pizzicarle i capezzoli, cosa che a giudicare dai mugolii la stava facendo impazzire. Il palmo della mano aperto sul mio pacco, rivolto verso il basso, lentamente strusciava il mio cazzo che ormai continuava a far uscire il liquido preseminale dalla sua punta a litri. Mi passò l'altra mano come fosse un artiglio su tutto il corpo, partendo dal collo passando sul mio petto per stimolarmi i capezzoli. Mi stuzzicò pure l'ombelico e scese fino al pube facendomi provare brividi di piacere ad ogni centimetro del mio torso nudo che veniva sfiorato. "Hai i profilattici?" "No, non li ho portati con me oggi." "Un ragazzo dovrebbe averli sempre con se invece. Io ne ho solo uno... Ho bisogno che tu sia sincero, hai qualche malattia di cui devo sapere?" "No, nessuna." "Sei sicuro?" "Si, sono sempre stato attento." "Ok allora, lo teniamo per dopo" disse sollevata. Così si inginocchiò e preso in mano il cazzo iniziò a baciarmi la punta fino a farlo entrare ...