1. Guardami bene, ne è rimasto ancora? - al centro commerciale con la prof


    Data: 12/03/2021, Categorie: Etero Autore: Pennaman

    ... poco alla volta tra le sue labbra e a tirare un sonoro schiocco. Stavo impazzendo di piacere. Cominciò ad usare meglio la lingua anche per l'asta e continuò la stimolazione della cappella passando per bene e più volte la lingua sulla corona del glande. Le sue labbra sembravano essere fatte apposta per avvolgere il mio glande e non mancava di guardarmi negli occhi quando poteva per rendere quel momento ancora più eccitante per entrambi. Ma tutta quell'attenzione stava per farmi traboccare. L'avvisai che stavo per venire e non smise ma anzi usò l'altra mano che non menava l'asta per accarezzarmi intensamente le palle in un massaggio preparatorio alla mia venuta che le sparai dritta in gola con più getti. La sentì ingoiare e tirare tutto il resto del mio seme che era ancora in canna come fosse manna e lei morisse di fame. Rallentò il movimento e si sfilò piano il cazzo dalla bocca con uno schiocco, continuando a leccarne la testa e lanciandomi sguardi per vedere quanto godimento avevo provato.
    
    "Oh professoressa, sei stata incredibile, mi hai svuotato! Mi sento in estasi!"
    
    Sorrise e mentre continuava a leccarsi le labbra si tolse gli shorts e le mutandine rimanendo in sandali. Anche le mutandine, una brasiliana, erano in pizzo ma la mia attenzione ora era tutta per la sua passerina.
    
    Il triangolino di peli era tenuto bene e indicava una sola cosa come la punta di una freccia.
    
    "Adesso tocca a te assaggiarmi tutta!!"
    
    Mi abbassai io sta volta, desideroso di sentire il ...
    ... suo sapore più intimo. Lei mise una gamba sulla tavoletta del water e iniziai con lunghe e intense leccate, poi con due dita cominciai a esplorare la sua umida grotta. E mentre con le dita stimolavo la sua passera all'interno, col pollice le stimolavo il magico bottoncino. Dei leggeri gemiti uscirono dalle sue labbra. Mi avvicinai e con la lingua ripresi a slinguazzarle la vulva, tra le grandi labbra e le pieghe delle piccole labbra. L'eccitazione era palpabile, come il suo gran bel culo e non smettevo di fare acrobazie con la lingua mentre la tenevo vicina a me stringendo con le mani le sue natiche belle carnose.
    
    "Non ce la faccio più!" e tirò fuori dalla borsa il preservativo che mi mise in un attimo, "è arrivato il momento di usarlo, voglio sentirti dentro di me!"
    
    Mi diede la schiena salendo di nuovo con un piede sopra la tavolozza. Il suo bel culo era proprio davanti a me, allargai le natiche e glielo strusciai qualche momento per caricarla di ancor più desiderio. Era arrapata come una gatta in calore. Entrai e mi sentì sorprendentemente risucchiato dentro di lei. Che bello era sentirmi tutto dentro di lei! Allungai le mani e le afferrai deciso le tette che ovviamente non ci stavano nelle mani vista la taglia abbondante di quelle due bombe, ebbe un piccolo gemito e continuai a strizzarle e a titillarle i capezzoli mentre con andatura sempre più fluida scandivo i miei colpi nella sua figa. A stento tratteneva le urla di piacere. Quindi cambiammo posizione e stendendo ...
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