Luana - Cap.II Fisiologia della procreazione - Racconti Erotici

Luana - Cap.II Fisiologia della procreazione

... ad abbracciarla, riconoscente. I piccoli seni si appoggiarono alla sottile maglia che la prosperosa ragazza aveva indossato per l’ora di ginnastica e si accorse della pressione e dello strusciamento che la compagna esercitava su di lei. Quel giorno interpretò quel gesto come un desiderio di contatto fisico materno e lei, giunonica, incarnava alla perfezione una giovane e rassicurante madre. “…possiamo quindi dedurre che la componente biologica dell’essere umana prevale su quella ambientale. Al momento in cui è necessario garantire la perpetuazione del genere umano, la natura indica chiaramente la via da percorrere…”. Luana tornò con lo sguardo verso Martina e vide che ora il suo dito percorse la coscia che era appoggiata sull’altra, scostò gli slip e le mostrò il sesso luccicante. Poi con l’altra mano scivolò lentamente verso le labbra dischiuse e le massaggiò delicatamente. Quel gesto di apprezzamento da parte di una ragazza la turbò ancor più della masturbazione del compagno. Si sentì pervadere da un calore diffuso e il suo ventre iniziò a pulsare per l’eccitazione. Il suo miele fluì copioso a irrorare i suoi petali rosati e la chiazza sul costume si allargò ancor di più. Lei era oggetto di desiderio dei maschi e anche delle ragazze in cerca di un’identità precisa. Martina si stava accarezzando pensando sicuramente a lei. Il cuore cominciò a martellarle in gola mentre l’eccitazione era incontrollabile. Era ancora lì, con le tette che stavano a malapena raccolte dal ...

... reggiseno e i compagni erano ipnotizzati da quei globi invitanti. Le compagne mostravano più spesso insofferenza e invidia, a parte Martina che ora si mordeva il labbro inferiore, mentre i suoi occhi si chiusero e la bocca si aprì del tutto. Godette in silenzio. Come avrebbe affrontato la prossima lezione di ginnastica, se si fosse trovata nuda davanti a lei? La compagna si sarebbe controllata o avrebbe abbattuto ogni freno e si sarebbe lanciata ad abbracciarla e magari toccarla? “…in ogni caso la donna sa che l’attrazione che i seni esercitano nei confronti del maschio è legata alle sue dimensioni. La vostra compagna, ha scelto non a caso, un reggiseno imbottito per aumentare fittiziamente il volume delle sue mammelle…” Il supplente proseguiva la sua spiegazione indicando la penna per mostrare il rigonfiamento artificiale del seno di Silvia, suscitando la stizza della più bella della classe. Luana era sull’orlo di un orgasmo intrattenibile. Mirco, Martina, l’erezione di Luca…tutto l’ambiente era condizionato dal suo corpo. Tette e culo. Tutto ruotava attorno ai doni di madre natura. Perché non poteva essere una ragazza come le altre? Perché doveva essere sempre indicata e osservata dagli sconosciuti come una creatura straordinaria? Perché doveva guardarsi sia dai ragazzi che dalle ragazze? Non poteva contare neppure sulla complicità delle sue simili. Poteva scegliere se farsi odiare, invidiare o amare sessualmente. Era così difficile avere un’amicizia semplicemente banale? Le ...