1. Soggiogata 4


    Data: 15/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    Tornai di là nuovamente preoccupata come quando avevo aperto la porta a Roberto un’oretta prima; intanto era appena finito il primo tempo, Andrea si alzò barcollando e senza degnarmi di uno sguardo andò verso il bagno con una camminata quasi da zombie: aveva davvero esagerato col vino, la cosa mi faceva sentire un po’ in colpa ma alleggeriva moltissimo la paura di farmi beccare.
    
    Roberto aveva di nuovo lo sguardo da predatore mi faceva paura, si avvicinò a me prendendomi i capezzoli e attirandomi a lui e, mentre aprivo la bocca per gemere dal dolore e dal piacere, mi baciò.
    
    Era tanto che non venivo baciata in maniera passionale e, nonostante il sapore di vino, cedetti a quel bacio con le gambe molli e la fica in fiamme anche perché ormai era evidente il collegamento che c’era tra i miei capezzoloni e il mio bassoventre.
    
    “hai sempre fatto la santarellina e invece sei così troia……”
    
    Si era staccato dalla mia bocca ma non mollava i miei capezzoli
    
    “no…io…aaahhh…non è così……mi hanno costretta….ooooohhh”
    
    “costretta? Mahh…. Ma che dici? E comunque anche se fosse vero, hai una voglia che si vede lontano un chilometro, ti hanno costretto a fartela venire?”
    
    E così dicendo mollò un capezzolo e mi mise la mano tra le gambe dove ovviamente trovò un lago ed io sentii le mie guance avvampare…….
    
    “che storie assurde ti inventi per non ammettere quanto sei troia, comunque poi me le racconterai, adesso abbiamo da fare, girati, appoggiati sul tavolo e scopriti il ...
    ... sedere”
    
    Mentre me lo ordinava mi spinse con forza sul tavolo e mi alzò lui stesso il vestito mentre io, tremante per la situazione rischiosissima e per la paura che mi incuteva con quell’atteggiamento autoritario, non opponevo resistenza.
    
    Sentii una cosa fredda vicino alla fica e prima di capire cosa fosse mi entrò dentro….era la bottiglia, non mi fece male, ma l’idea era così umiliante che……..purtroppo mi fece bagnare ancora di più.
    
    Che cosa ero diventata? Più mi umiliavano e più godevo……e la cosa grave era che non riuscivo a dissimularlo.
    
    Mentre riflettevo su me stessa e sentivo la bottiglia che si muoveva dentro di me iniziando a far accelerare il mio respiro, la tolse e l’appoggiò sul mio culo vergine.
    
    Mi girai di scatto inarcandomi guardandolo con uno sguardo di supplica disperata, facilitando involontariamente con quel movimento, l’inizio dell’ingresso dell’oggetto ormai ben lubrificato.
    
    Iniziavo a sentire già lo sfintere che cedeva e aspettavo disperata il dolore che mi avrebbe assalito, quando sentimmo il rumore della porta del bagno e Roberto, in un attimo, rimise la bottiglia sul tavolo e si mise a sedere mentre io frastornata rimanevo sul tavolo incapace di muovermi, rischiando di accogliere Andrea messa a pecora e col culo di fuori.
    
    Quando mi riscossi feci appena in tempo a sedermi sulla sedia dalla parte opposta del tavolo mostrando così a mio marito il mio viso in fiamme ma evitando di mostrare le mie natiche ancora completamente nude visto che non ...
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