1. Soggiogata 4


    Data: 15/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    ... avevo fatto in tempo a calare la vestaglia.
    
    “Che fai lì seduta?” chiese con una voce assurda….
    
    “niente Andrea sono proprio stanca mi sto riposando un attimo”
    
    “Eh…. ora mi siedo anch’io questo vino è terrificante, ma l’abbiamo finito?”
    
    Mentre si sedeva sulla sua poltrona mi accorsi che la bottiglia non era ancora vuota e Roberto venne a prenderla riempiendo di nuovo il bicchiere ad Andrea e poi a se stesso, guardandomi con sguardo da porco perché era piena dei miei umori.
    
    Passandomi accanto mi sussurrò:
    
    “stai benissimo così, devi rimanere col culo fuori capito?”
    
    Io rimanevo seduta mentre il contatto delle mie mele con la sedia mi ricordavano l’indecenza ed il rischio pazzesco della situazione.
    
    Finchè stavo seduta comunque, il rischio era alto ma potevo quasi sopportarlo, solo che quello stronzo di Roberto si girò e disse:
    
    “via ce la siamo finita, i bicchieri dove li mettiamo?”
    
    Allora mi alzai di scatto e andai da Andrea standogli dietro per non farmi vedere e glielo tolsi di mano, notando che, per fortuna, aveva le palpebre quasi chiuse.
    
    Poi andai da Roberto rimanendo dietro il divano e cercando di non entrare nel campo visivo di Andrea e sarebbe bastato che lui avesse allungato un braccio verso di me e ci sarei riuscita, ma lui, con cattiveria enorme, se lo teneva vicino al corpo e mi costrinse ad un raid velocissimo sempre da dietro il divano, ma se il maritino avesse alzato lo sguardo avrebbe visto all’inizio la fica e poi il mio culo ...
    ... mentre mi giravo.
    
    Tornai a sedere col cuore a mille anche se Roberto mi fece capire con un gesto che Andrea si era appisolato, poi mi fece cenno di alzarmi e passeggiare per la stanza……. io obbedii tremante.
    
    Quella cosa fu per me un’ulteriore scoperta di quanto fossi sporca nel profondo (secondo il mio vecchio modo di pensare), perché via via che la paura calava, pur rimanendo sempre a livelli molto alti, sentivo che mi piaceva esibirmi, sentire l’aria sui miei glutei e sulla passerina e vedere che il mio corpo aveva un effetto eccitante su un uomo.
    
    Si alzò e andò dietro il piano americano chiamandomi con la mano, io docilmente, sempre col culo fuori, lo raggiunsi, lui mi aprì quasi tutti i bottoni sulle tette, mi fece inginocchiare e mentre lo tirava fuori, mi disse a voce bassissima:
    
    “considerato quanto sei zoccola, non sei molto brava con la bocca perché prima ho sentito i denti ed è un peccato visto che hai proprio due bellissime labbra da pompinara; adesso facciamo un po’ di lezione”
    
    Io intanto me lo guardavo da vicino, era veramente scuro e la forma della cappella era più appuntita rispetto ad Antonio ed il colore violaceo rispetto al rosa scuro del ragazzo.
    
    L’odore era molto intenso, non di sporco, era proprio l’odore del suo cazzo (mi piaceva il suono di quella parola).
    
    Si sentiva ancora un leggero odore dello sperma di prima e tutte queste cose mi entravano dentro e mi trasportavano in una dimensione di eccitazione allucinante: eravamo solo io e quel ...