-
Soggiogata 4
Data: 15/03/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... bastone caldo, tutto il resto non esisteva più. “Accogli la cappella tra le labbra e la lingua e gustane il sapore senza che i denti la sfiorino mai” Lo feci ed assaporai quel sapore che mi fece crescere i capezzoli di un altro paio di millimetri. “brava,adesso senza muoverti prova a muovere un po’ la lingua a destra e sinistra mentre succhi leggermente” Feci anche quello: mi piaceva, sentivo la forma del sotto con le due parti della cappella e la parte centrale diversa. “adesso tiralo fuori e fallo rientrare opponendo una leggera resistenza con le labbra con la bocca socchiusa….occhio ai denti però” All’inizio non capivo poi trovai il modo e iniziai a farlo entrare, leccarlo succhiarlo e poi uscire. Dopo un po’ trovai altre cose da sola, tipo infilarlo fino in fondo quasi a soffocarmi e muovere lo stesso la lingua. Poi mi fece mettere le mani sul tronco ed imparai a scoprire e coprire la cappella con la pelle mentre facevo su e giù con la bocca. Mi sa che avevo imparato bene perché sentivo la verga che cresceva sempre di più e vibrava, infatti me lo tolse di scatto senza evitare questa volta che si sentisse chiaramente un “plop” ma Andrea fortunatamente non si mosse. “molto bene sei inesperta ma la tua troiaggine innata ti ha aiutato ad imparare velocemente….” Mi fece alzare e appoggiare sul piano così ebbi modo di stringermi le tette senza che lui lo vedesse perché si era accucciato dietro di me e dopo aver sentito il suo fiato caldo sulla ...
... mia natura ormai gonfia di desiderio sentii la sua lingua calda esplorarmi voracemente. Era una cosa bellissima, la mia fica colava e pulsava dal piacere che mi procurava mentre con le dita entrava ed usciva a completare il lavoro della lingua. Spesso saliva su e mi leccava il buchetto e dopo un paio di tentativi istintivi di sfuggire a quel contatto mi abbandonai a quella lubrica carezza. Perfino quando sentii un dito che violava la mia rosellina vergine non protestai e purtroppo il mio corpo traditore urlò il suo completo assenso a quella nuova penetrazione perché venni copiosamente sul suo viso mentre sentivo lo sfintere che in sincronia con le contrazioni dell’orgasmo stringeva il suo dito. Appena si placarono le mie contrazioni che per la verità durarono parecchio, mi prese per mano e si apprestò a farmi superare una prova molto, ma molto più impegnativa: Mi costrinse a mettermi a quattro zampe e prendendomi per i capelli, anche se senza grande violenza, mi fece gattonare fino ad arrivare col viso a trenta centimetri dallo schienale della poltrona di Andrea. Io rimasi lì pietrificata di fronte al tessuto verde non osando neanche respirare per il terrore di essere sentita. Mentre speravo con tutto il cuore che il suo sonno fosse profondissimo, mi sentii penetrare fino in fondo da quel cazzo nodoso e bollente mordendomi le labbra a sangue per non emettere alcun suono anche se il mio corpo impazziva dal piacere. Mi penetrava fino in fondo, anche se ...