La scommessa
Data: 15/03/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cinziandrea, Fonte: Annunci69
... eccitazione.
- “Cos’hai in mente?” le chiesi curiosissimo.
- “I patti sono patti – rispose lei -. Se andiamo avanti conduco io e tu non puoi fare nulla, avevamo detto” e mi diede un bacio bellissimo.
Fu un bel bacio, lungo, che in qualche modo sancì la nostra complicità in quel momento di gioco e trasgressione. Fummo interrotti da un’altra vibrazione del cellulare. Lo guardammo insieme.
“Sono un ragazzo fortunato. Io sono in giro in macchina, fammi sapere tu”.
- “Audace e coraggioso il ragazzino…” disse Cinzia con fare da zoccoletta dolcissima.
Poi prese il cellulare e, lentamente, digitò sotto i miei occhi.
“Sono al residence Margherita, in fondo al lungo mare, insegna gialla. Ingresso a destra, appartamento 52. Ti aspetto a mezzanotte”.
Il gioco, a quel punto, era partito. Ci guardammo. Mancava un’ora. Ordinammo un altro drink e chiacchierammo un po’, anche se non era facile. Perché l’ok del ragazzo era arrivato dopo non più di dieci secondi. Era una cazzata? Lui sembrava un ragazzo tranquillo, fighetto il giusto, insomma non pareva un malintenzionato. Ed era più piccolo, quindi era Cinzia a condurre il gioco. Certo, era uno sconosciuto, ma in un certo senso era quello il bello. E non aveva motivo per fare cazzate: doveva già ritenersi fortunato così. L’orologio sembrava non andare mai avanti e ci sparammo un altro drink. Poi in macchina verso casa. Era mezzanotte meno un quarto quando Cinzia uscì dal bagno dopo essersi sistemata il trucco. Quanto ...
... al vestiario, quell’abitino andava più che bene. Venne verso di me. Ci guardammo ancora e ci baciammo.
- “Adesso devi uscire” mi disse con voce e sguardo da troia.
- “Ah sì?” le risposi.
- “Sì. E ti aggiorno io. Ricorda i patti”.
- “Se c’è qualche problema mi avvisi subito eh?” continuai io.
- “Non credo ci saranno problemi…” disse ancora lei maliziosa.
Un ultimo bacio e uscii, mentre la posta dell’appartamento si richiudeva dietro di me. Percorsi il vialetto fino all’uscita del residence e mi sedetti su una panchina. Dopo una decina di minuti, nel parcheggino al lato della strada arrivò una BMW scoperta. Lo riconobbi subito, era lui. Scese dalla macchina e si guardò un attimo in giro, aveva una bottiglia di spumante in mano. Individuò l’ingresso del residence e si incamminò lentamente, fino a sparire dalla mia vista. Sulla panchina, ero un mix tra migliaia di sentimenti. Ed ero super eccitato. Andai in un baretto sulla spiaggia e mi feci subito un paio di limoncelli ghiacciati. Passeggiavo, poi mi sedevo, poi passeggiavo ancora. Mente, cuore, stomaco, pisello: niente stava fermo in me, in quel vortice di emozioni. Mi aveva detto che mi avrebbe fatto sapere lei. E dovevo stare ai patti, questo era il gioco. In qualche istante pensavo che avevo fatto male a lanciarmi in quella scommessa. E’ vero, pensavo che non sarebbe successo nulla perché era una situazione complicata. E invece stavo passeggiando sulla spiaggia mentre un ragazzo era in camera con la mia ...