GALLINA VECCHIA
Data: 18/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: chiodino
... cazzo di lui le percorreva su e giù la fessurina, mentre la rigirava come una frittella, le faceva il solletico e premeva la onnipresente virilità ovunque potesse. Sono vergine gli aveva detto, anzi sussurrato. Spesso capita, aveva risposto lui. ???. Cara, così non corri rischi. Sei matto! E' sporco fa male.Era stato come parlare al muro. Vedrai, prima ti farà un poco male poi ti piacerà. Quando spingo... e le aveva spiegato cosa e come fare. Donata però aveva gridato. L'aveva maledetto, per poi zittirsi mentre le forzava lo sfintere. Aveva sentito male. Un male cane. Il più è fatto cara. Stava giocando.col suo buchino stretto , dentro e fuori. Spingi ancora. Ormai era tutto dentro il suo sedere con le palle strette tra i due corpi. Era stato inutile protestare... e cercare di sottrarsi. Poi senza uscire dal suo "culetto deliziosamente stretto" come contorsionisti si erano messi su un fianco, quello sinistro, la testa di lei sul suo braccio, la mano che le frugava i seni, l'altra tra le cosce schiuse. Era di nuovo in cimbali... e più che mai, infinitamente.Adesso ti sei allargata abbastanza, almeno spero. Solo muovendo il bacino uscì dal sedere di lei. Rientrò, piano. Ti piace? Donata tacque. Piacerle, o Dio, insomma. Ecco, non faceva più molto male. Fastidio al massimo. Si caro è stato bello.Poi però fu bello. Ti voglio scopare. Lei esitò, poi:si caro. Intendevano due cose diverse. Ma l'estasi di poco prima era stata poca cosa.Pur mordendo il cuscino di tanto in tanto per ...
... il dolore che si ripresentava, pur lamentandosi, s'accorse di un piacere strano, nuovo, diverso e intenso, crescente, certo non solo causato e prodotto dalla mano di lui tra le sue gambe. Gridò o forse gemette appena, suscitando però l'attenzione di lui. Hai visto? Ti piace. Poi però il fastidio prima crebbe, divenne un crescente bruciore, un dolore che sostenne finchè potè. Se ne lamentò appena che l'uomo venne. Ne avvertì i sussulti del cazzo, l'ansimare affrettato e, finalmente ne fu libera. Arrabbiata? Incazzata dura! Le aveva fatto il culo! Si era fatta fare il culo, senza se e senza ma; se lo era fatto rompere, sverginare! Brucia? Deve bruciarti. Vieni, ti aiuto. La lavò, anzi si lavarono nel semicupio e Donata lo seguì con attenzione, ora che ben lavata e dopo l'uso di metà scatola di Diadermina il dolore era ridotto ad un semplice fastidio, mentre lui si lavava, scapellandolo bene, lavandolo nelle pieghe tra il glande ed il prepuzio. Ancora più tardi, dopo un boccone ed un bicchiere di vino dolce con i biscotti, dopo un breve pisolo, almeno lei si era assopita, parlarono, scherzarono, giocarono.Come due vecchi amanti, pensò Donata. Ma erano amanti se pur non di vecchia data ed un poco, anzi molto particolari.Ormai sapeva qualcosa di lui. Si era diplomato qualche settimana prima.Era a Milano a cercar lavoro, ma ripartiva per il paese, poco lontano, quella sera stessa. Forse suo padre aveva trovato a casa quello che aveva cercato inutilmente in città. Le era quasi venuto ...