1. Amaranta la libellula


    Data: 18/03/2021, Categorie: Etero Autore: passepartout

    ... gli gnomi si allontanarono, mentre le mie orecchie ascoltavano il canto dell’insetto, i miei occhi osservavano il magnifico paesaggio del Bosco Pervinca, gli scoiattoli che correvano fra i miei piedi, le lepri veloci fra i prati che ogni tanto si aprivano fra i fitti arbusti e così giunsi davanti una piccola casetta di paglia, mi avvicinai e bussai, venne ad aprirmi una giovane donna con trecce corvine, lunghi stivali neri, calze viola che terminavano sopra le ginocchia, una gonna bordeaux che svolazzava piena di pizzi e un corpetto lavanda che strizzava i suoi seni tondi e morbidi. “Salve giovane uomo, cosa posso fare per te?” Mi chiese facendomi accomodare. “Tu sei Amaranta la libellula?” “Sono io.” “Io sono qui per conto del mio Signore, devo portarti al castello di Rule, perché ha bisogno della tua Mora di bosco.” Dissi tutto di un fiato. “Ma tu lo sai cos’è la Mora di bosco?” Chiese lei avvicinandosi alle mie labbra, agitando il dito indice come ammonimento. “Si. E' un frutto che frutto non è, si lecca e si succhia ma non si mangia, ha un buon profumo e un buon sapore, contiene un nettare mieloso che attira gli uomini e li rende schiavi.” La guardai nell' attesa di un suo cenno. “Bravo, chi te l’ha detto?” Chiese Amaranta sorpresa. “Mira la tua acerrima nemica.” Risposi. “L’hai incontrata allora, spero non ti abbia fatto del male.” “Al contrario, mi è stata utile. Ho fatto molta strada per giungere fin qua ed ora ti prego, rispondi all’appello del mio Signore, ha ...
    ... bisogno della tua Mora di bosco.” Chiesi stanco. “Un momento, tu meriti una ricompensa per avere affrontato un simile viaggio, ma prima rifocillati, sarai stanco, hai fame?” Mi disse sorridendo. “Si, molta fame, ho mangiato solo del formaggio e un pezzo di pane, poi il mio sonno è stato interrotto dagl’incontri con Mira e la strega della radura, che mi avrebbe fatto un maleficio se dei graziosi gnomi non mi avessero salvato e indicato la strada per giungere fino a te.” Ero esausto e gli occhi di Amaranta così dolci e amorevoli mi confortarono. “Adesso sei al sicuro con me, ti darò del cibo e ti lascerò riposare, poi riceverai la tua ricompensa per avere avuto tanto coraggio.” Mormorò maliziosa. Mangiai una succulenta zuppa di farro e poi mi distesi su un soffice letto di foglie secche ricoperto di morbido lino e dormii per molto tempo, perché quando aprii di nuovo gli occhi, il sole era tramontato e Amaranta era accanto a me, vicino al camino. “Ho dormito molto Amaranta?” Chiesi in imbarazzo. “Quello che dovevi, eri stanco, ti senti meglio ora?” Chiese fissandomi mentre seduta su una sedia leggeva un libro. “Molto meglio, ho ritrovato le forze, pronto per partire.” Mormorai agitando i pugni in aria. “Non è necessario partire ora, lo faremo domani, stanotte riceverai la tua ricompensa…” Si alzò dalla sedia mi raggiunse sul letto, salì in piedi sopra di me e con gesto lento sollevò la gonna bordeaux piena di pizzi. Mi apparse un fiore rosa ricoperto di morbido e folto vello nero, ...
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