Il povero peppe
Data: 19/03/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... delle ginocchia, su tutti e due i lati, ed avanzò lentamente verso la figa perlustrando sensualmente ogni millimetro di pelle; arrivato alle grandi labbra, le solletichi con gli indici, contemporaneamente; ogni tocco mi provocava contrazioni violente della vagina e scatenava umori che sentivo scorrere a fiotti lungo la figa giù verso l’ano.
Entrò con due dita, una per mano, e stimolò dolcemente e lentamente le piccole labbra provocandomi ancor più frequenti contrazioni; lo sentii penetrare nella vagina con quattro dita, due per mano, e mi sentii aprire come mi squartassero: godetti intensamente e sbrodolai a lungo. Trovò il clitoride e lo strinse tra due dita; lo masturbò a lungo.
Ero fuori di me dalla goduria.
Poi si accostò con la bocca e prese a lambirmi l’interno delle cosce: in testa mi esplodevano fuochi d’artificio di tutti i colori; quando la sua lingua penetrò nella vagina come un piccolo cazzo, ebbi una serie di sussulti e gli sborrai in bocca; bevve devotamente tutto. Quando la sua bocca si impadronì del clitoride e cominciò a succhiarlo come un autentico piccolo cazzo, non riuscii a trattenere un piccolo urlo.
Mi ricordai di Peppe e mi girai a guardare se fosse là: approfittando della posizione di schiena di Mario, si era affacciato ancora più esposto e apertamente riprendeva tutto con la microcamera. Allargai ancora di più le cosce e spinsi la figa contro la testa di Mario, per fargli capire che avevo visto; sorrise e strizzò un occhio.
Mario ...
... intanto aveva ritirato le dita dalla figa e le sue mani avevano artigliato le mie natiche, afferrando con forza ciascuna una chiappa; mi sentii sollevare leggermente dal divano in una posizione difficile per la mia cervicale: ma il piacere era tanto che neppure ci badavo.
Avvertii invece che i suoi pollici si univano sull’ano e lo forzavano con delicata decisione; sentivo le pieghe del buco distendersi ed aprirsi mentre le due dita spingevano in direzione opposta a mi abbandonai al piacere della piccola violenza di un ano dilatato all’inverosimile.
Di colpo, mi sollevò un poco più in alto, staccò la bocca dal clitoride e, dopo un attimo, avvertii la dolce freschezza della lingua che percorreva l’ano martoriato. Quasi istintivamente, cominciai ad attivare i muscoli interni del culo contraendoli e rilassandoli così da risucchiare dentro la lingua che leccava l’ano; avvertito il movimento, spinse con più foga la lingua che sembrava penetrarmi meglio di un cazzo di piccole dimensioni; i pollici, intanto, continuavano a premere verso l’interno e a strappare verso l’esterno favorendo la penetrazione.
Mi prese un’ansia violenta di stupro: sentivo tutti i muscoli dell’intestino convergere su quell’unico punto e risucchiare quanto fosse possibile, fui avvolta da una nebbia di piacere che mi sconvolse “Voglio il cazzo dentro!!!!!!” pensavo con intensità, ma mi limitai a gemere dolcemente.
Sentii che mi chiavava a lungo con questo piccolo cazzo tanto dolce, tanto delicato e tanto ...