1. Francesca


    Data: 20/03/2021, Categorie: Etero Autore: Befirst

    Era una gelida serata di metà gennaio, aveva da poco ripreso a nevicare copiosamente e guidavo con difficoltà, ritmato dai tergicristalli spinti al massimo, mi maledicevo per aver accettato quell'invito: una pizza con i vecchi compagni di scuola delle superiori per gli otto anni dalla Maturità.
    
    Con alcuni di essi avevo continuato a intrattenere qualche rapporto d'amicizia, ma la maggior parte era uscita dalla mia vita il giorno seguente agli esami. La maggior parte, compresa Francesca che non avevo più rivisto.
    
    Incominciai a ripensarla da una settimana, da quando avevo ricevuto quell'invito; Francesca... con quel suo splendido seno, i suoi capelli neri a caschetto, quella sua risata vivace... Già, non avevo più rivisto nemmeno lei, nonostante fosse stata il mio primo amore da adolescente e avessi trascorso tutti i cinque anni delle superiori sbavandole dietro senza alcuna speranza. Da una settimana ero stato assalito da ricordi che pareva avessi ormai seppellito.
    
    La rivedevo nella sua tuta da ginnastica grigia e aderente, con natiche alte e sode.
    
    La rivedevo con la sua minigonna a scacchi, un po' demodé, con le cosce scoperte e provocanti.
    
    La rivedevo in piscina, dove a volte ci ritrovavamo nel pomeriggio per compensare la noia delle lezioni estive mattutine.
    
    Da una settimana non riuscivo a capacitarmi della prepotenza con cui questi ricordi erano improvvisamente ricomparsi cercando di farmene una ragione.
    
    Preso da questi pensieri quasi non mi accorsi ...
    ... dell'insegna della pizzeria.
    
    All'entrata vi fu subito lo spettacolo prevedibile e un po' ipocrita dei saluti, coi tanti “ma daaai, sei rimasto uguale”, oppure “cazzo che bella vita", "sai, avrei proprio bisogno di una consulenza…, ci possiamo vedere al tuo studio”, ecco quello stronzo di Christian, se la tira sempre. Ahh ecco Davide, ma allora è vero che è gay.
    
    “Ciao Andrea!”. Mi giro e mi trovo davanti ad un seno enorme, quasi non riconosco Serena: non si trucca più, del resto non ne ha mai avuto bisogno, con quegli occhi azzurri e quei capelli biondi che ora porta cortissimi.
    
    Mi abbraccia con molta decisione, baciandomi nell'angolo della bocca. E' sempre stata una ragazza molto “facile”, all'epoca si vociferava che fosse “andata” con quattro “membri” della squadra di pallacanestro della scuola... TUTTA ASSIEME, negli spogliatoi della palestra... Un'orgia memorabile dicevano i meglio informati, ma io non ci avevo mai creduto completamente, o meglio, di sicuro non lo aveva fatto con me.
    
    Poi mi giro e la riconosco: FRANCESCA! Gli anni l'hanno un po’ segnata nel viso che mi pare un po' stanco, soprattutto senza quello sguardo malizioso che mi aveva folgorato. Ma il corpo pare uguale a quello di un tempo: le stesse gambe non lunghissime, ma ben fatte; lo stesso seno consistente, quel sedere alto e sodo che alle superiori sognavo ogni notte, ma soprattutto, quel suo modo di camminare lento e preciso che enfatizzava le sue splendide curve, sottolineando la consistenza ...
«1234»