1. Il caso


    Data: 21/03/2021, Categorie: Incesti Autore: rober59

    ... fontana di mia madre, mi lasciai morire! Un nuovo potente orgasmo mi squassò!Si acquietarono respirando pesantemente e compresi fosse giunto il momento della mia ritirata. Stavo lentamente arretrando quando sentii la voce paterna:”Grazie ragazzi! Vi ringrazio per la gioiosa serata ma ora dovete andarvene!E' tardi e nostro figlio potrebbe rientrare! Se Elena non ha nulla in contrario rimaniamo per sabato prossimo alla stessa ora.” Mia madre mormorò un ok strascicato, gli altri risposero felici che non sarebbero mancati per nulla al mondo. Non so cosa mi prese ma, scendendo velocemente al piano inferiore, arrivai alla porta, l'aprii e la chiusi rumorosamente, segnalando il mio arrivo. Un coro di bisbigli intimò l'unl'altro il silenzio reciproco e sentii distintamente l'uscio, dell'entrata principale, chiudersi. Salii velocemente nel timore di non incrociare i miei e, appena sbucai al piano superiore, vidi mio padrenudo che rientrava verso il salone mentre mia madre,........ beh mia madre,......., totalmente ignara del mondo circostante, appoggiata alla porta del bagno di servizio con gli occhi chiusi, sembrava non averne abbastanza. Stava sgrillettandosi oscenamente, ondeggiando con il bacino. Convinto che, dopo aver assistito allo spettacolo da poco terminato, nulla mi avrebbe più sorpreso, rimasi folgorato a guardarla. La velocità della mano era spaventosa tra le cosce spalancate ; la testapoggiata alla porta era leggermente reclinata verso il soffitto e, dalla bocca ...
    ... serrata, usciva un gemito continuo e lamentoso. Fu in quel momento che mio padre mi vide ed urlò:“Elena! Elena! Smettila! E tu- rivolgendosi a me- vattene!” . L'intimazione risultò più preoccupata che furente! Allucinato mi accorsi che mia madre aveva riaperto gli occhi e mi fissava senza capire chi fossi. Poi, in un sussulto di lucidità, parve capire la situazione e con passo malfermo simosse verso il disimpegno notte. La seguii con lo sguardo mentre mio padre con calma e dolcezza mi cingeva le spalle per condurmi verso il salone. Mi fece, in tal modo, dare le spalle a mamma! Io, torcendo il collo, continuai a fissarla accorgendomi che, pur camminando, mamma non avevasmesso un attimo di sditalinarsi. Camminava a scatti sincopati, agitando il capo, uggiolando isterica. Al colmo dei lamenti crollò sul pavimento assumendo una posizione fetale; non cessòun attimo di tormentarsela ed io, seppur avessi perso il contatto visivo, la sentii ululare in un godimento pazzesco. Mio padre mi spinse sul divano ed io, inebetito, mi sedetti. Non mi accorsi di posare il culo sulle risultanze orgasmiche dei precedenti occupanti.“Non ti muovere!- mi ordinò mio padre- torno tra poco”. Assentii in risposta, perso tra le visioni che la serata mi aveva donato. L'ultima esibizione fu quella che mi devastò maggiormente ! Mai avevo neanche immaginato che potesse esistere una libidine così intensa, pregna di una dolce eimmonda sconcezza. Persi il tempo e non so quanto rimasi inanimato suldivano. So che venni ...
«12...456...51»