Insonnia
Data: 22/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: giullorenzo
Insonnia.
Si girava e rigirava in quel letto sfatto, seminuda e accaldata e non riusciva a capire come poteva essere accaduto. Era sveglia da un po’ e il pensiero di G. , le impediva di prender sonno, lo desiderava troppo. Quella storia nata per noia stava ormai durando da diversi mesi e non avrebbe mai immaginato potesse diventare così morbosa, Lei era una quarantenne felicemente sposata, appagata sessualmente e con un lavoro che le piaceva, non aveva certamente bisogno di un avventura, di un amante; invece si trovava ad esser lì a desiderare le sue mani, le sue labbra, il suo sesso ovunque.
Tutto era nato in una delle solite lunghe e lente giornate in ufficio; il pc lo usava talmente tanto per lavoro che non le erano mai interessate le chat o i blog, ma in quel periodo il lavoro era un po’ in calo e quelle ore a non far nulla o quasi l’avevano portata a curiosare nella rete e mai termine fu così appropriato, perché proprio in una rete era finita e non riusciva a liberarsi… da cui forse non voleva nemmeno liberarsi. Continuava a pensare a quel giorno quando curiosando tra i profili degli iscritti, era incappata in un profilo interessante e divertente e non trattenendo la sua curiosità gli aveva lasciato un saluto. Era stata contattata pochi giorni dopo e per qualche giorno si scrissero messaggi indagativi e informativi, descrissero le rispettive situazioni familiari (anche lui era sposato, anche se quasi separato in casa..), si raccontarono i sogni e i desideri, ...
... insomma, schermaglie di seduzione, a lei piaceva sentire che era interessato e intrigato, le piaceva quel gioco che stava conducendo.. o che almeno credeva di condurre. Non voleva incontrarlo, anche se sembrava un uomo interessante, ma col tempo la curiosità aumentava e decise di accettare il contatto telefonico. La sua voce era bassa e calda, le piaceva e già questo avrebbe dovuto essere un campanello d’allarme e invece nella testa le suonava ben altra musica, ma furono i messaggi a crearle il maggior sconquasso.. G. sapeva scrivere, l’aveva già notato sulla messaggeria, aveva un modo di scrivere chiaro e gentile, mai volgare anche se a volte esplicito, gli piaceva giocare a sedurla… non era mai invadente, era piacevolmente avvolgente.
Una delle prime cose che si era ripromessa tempo fa, era di non far girare foto sue, né sul pc né col telefono, per privacy ma anche per paura di non piacere, ma la voglia di vederlo era così tanta che per poter avere una sua immagine doveva forzatamente accettare di inviarne una, così si scambiarono una normalissima foto col telefonino.
Era come si era descritto, anzi meglio di come se lo aspettava, un cinquantenne in forma, almeno dal viso, non bello, ma con una luce particolare negli occhi e una bocca carnosa; a sfavore per i suoi gusti, aveva quel pizzetto biondo quasi bianco e i pochi capelli in testa, che però teneva molto corti, quasi rasati. Lei era un po’ troppo in carne ed era sicura che una volta vista la foto, lui non avrebbe più ...