Centauri...
Data: 23/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales, Fonte: Annunci69
... nuovo. Te la scegli tu?”
Ma non ci fu molto da scegliere perché quella che si era spinto su era già la più grossa e così passarono subito al “set fotografico” con dei primissimi piani di quella zucchina che fu messa in posa in tutte le posizioni possibili, anche completamente fuori e appoggiata al buchetto completamente slargato. Anzi, queste furono gli scatti più difficili perché non fu facile per Silvio far restare il suo culetto aperto il più possibile, ma, tenta e ritenta, la foto giusta alla fine riuscì.
Nel frattempo a Sebastiano cominciò a passare un po' la voglia e il suo cazzo, penzoloni, ne era la prova evidente.
“Mi sa che per oggi non mi tira più. Se vuoi l'ultima “botta” ti devi dar da fare con la bocca. E tanto...”
E così, dopo essersi disteso sul solito divano della taverna, lo lasciò “lavorare” e, considerando la bravura, l'esperienza e non ultima la voglia, anche se dopo una bella mezz'oretta riuscì nell'intento.
Si leccò e succhiò a più non posso quel cazzo “profumato” fino a farlo diventare rosso e lucido e smise solo quando la cappella sembrò scoppiare per quanto era turgida.
Sebastiano lo fece sdraiare e gli si mise sopra, penetrandolo subito. Si lasciò, abbandonato con tutto il peso, su di lui e si mise a muovere solo il bacino. Continuò e continuò a lungo, ma non ci fu verso di completare il cammino. Poi comparve la fatica e la stanchezza. Ma non volle rinunciare a quel terzo traguardo e, constatando che aveva ancora una buona ...
... erezione, si sdraiò, dicendo a Silvio di sedersi sopra di lui a gambe larghe. Vide il suo cazzo entrare nel fondo della schiena del ragazzo e poi, guidandolo con le mani appoggiate sotto le chiappe, lo fece continuare ad andare su e giù per un'altra mezz'oretta. Ormai tutti e due erano in un bagno di sudore. Colavano entrambi per lo sforzo, uno cercando di venire, l'altro per il gioco di gambe che, alla lunga, era quasi impossibile da continuare.
Quando stava quasi per fermarlo sentì lo schizzo salirgli in punta, il cazzo ingrossarsi e, non volendo venire così, lo spinse via, gli si mise davanti invitandolo a spalancare la bocca per appoggiargli dentro il glande e, con gli ultimi sapienti tocchi della mano, riuscì a far uscire quelle poche gocce in un rantolo animale.
Subito dopo si sedette al suo fianco a riprendere fiato. Era distrutto, stanco, ma soddisfatto. Alla sua età, cinquanta compiuti da poco, tre volte di fila erano un bel traguardo. Accarezzò il viso sudato del suo amante e poi, lo invitò ad andarsene velocemente: “sono quasi le nove, magari tornano prima. Se non ti trovano è meglio. Dai vestiti!”
Come si alzò gli mollò un forte e sonoro sculaccione su una chiappa: “sei stato bravo. Mi è piaciuto tanto. Hai il culo che è meglio della figa...”
Poco dopo era nuovamente bardato da centauro. Prima che uscisse dal garage gli diede ancora una pacca sul sedere aggiungendo: “mercoledì dalle diciotto ho l'ufficio libero. Sei libero? Puoi venire?”
“Si, si, ...