1. Ciò che dice la gente


    Data: 24/03/2021, Categorie: Trans Autore: amoreandrogino, Fonte: Annunci69

    ... stata molto più serena se vi fossi arrivata senza subire violenza, se il mio guscio esteriore, l’aspetto maschile che non mi apparteneva veramente, mi fosse stato tolto lentamente, e non strappato con brutalità e sopraffazione. Sarebbe stato bello se la mia metamorfosi fosse avvenuta come per un serpente in muta che sguscia fuori dalla vecchia crosta con la sua nuova pelle morbida, o come la crisalide che si libera dal bozzolo per diventare farfalla. Ma anche se la metamorfosi era avvenuta con violenza, io mi ero accettata tranquillamente come femmina e ora mi sentivo addirittura orgogliosa di essere donna.
    
    Poi però, con l’arrivo del precongedo, mi resi conto che non potevo tornare a casa come se niente fosse successo. A casa avrei dovuto nascondere il mio segreto e avrei provato vergogna per la mia nuova condizione. Avevo paura che i miei genitori non mi avrebbero accettato come “figlia” e mi sentivo in colpa soprattutto verso mia moglie, a cui sentivo di voler bene come a una sorella, e che ora, invece di un marito, si sarebbe trovata ad avere un’amica. E mi sarei vergognato, o dovrei dire vergognata, incontrando i miei vecchi conoscenti che certamente si sarebbero accorti del mio cambiamento e mi avrebbero disprezzata o derisa.
    
    Decisi allora che non potevo vivere nel posto dove tutti mi conoscevano come maschio e mi inventai che sotto le armi avevo conosciuto una persona di Roma che mi avrebbe fatto avere un lavoro in un’agenzia di pubblicità, dove avrei potuto ...
    ... esprimere le mia vena artistica. Tutti dicevano che era una follia, ma io partii lo stesso, dopo un paio di settimane. Nessuno che mi fece gli auguri e solo mia madre mi accompagnò al treno: lei aveva capito e piangeva mestamente.
    
    Mentre salivo in carrozza mi abbracciò dicendomi tra le lacrime: “Trova la tua strada, figlia mia!”
    
    Non sono ritornata indietro, mai più, anche se desideravo molto riabbracciare i miei. Non solo mia madre ma anche mio padre che non poteva accettare il mio cambiamento perché da noi si dice che è meglio un figlio morto che un figlio “ricchione”. Non sono ritornata indietro anche se sono sicura che oggi nessuno mi riconoscerebbe, perché cinque anni di estrogeni mi hanno completamente trasformata, regalandomi un corpo rotondo, un piccolo seno naturale e una pelle morbida; la barba, che era già poca, è quasi scomparsa, lasciando solo una piccola peluria sul viso, mentre non si è indebolita la funzionalità del membro perché sono sempre stata attenta a non eccedere nel dosaggio degli ormoni.
    
    Ma non è stato facile ricominciare tutto da capo. Arrivata a Roma, ho avuto la buona sorte di trovare subito un lavoro in un negozio di parrucchiere: pochissimi soldi e una camera squallida in una casa di periferia, ma non ho dovuto passare per la prostituzione, com’è capitato un po’ a tutte quelle che si sono trovate nella mia condizione. Poi ho avuto ancora la grande fortuna di fare amicizia con una ragazza che praticava i tatuaggi e che, dopo aver visto alcuni ...
«1...345...»