Il collare - Cap.6
Data: 29/03/2021,
Categorie:
Masturbazione
Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti
... dal corsetto, si apriva di un delicato strabismo di venere. Lo toccai. Morbido, tiepido, mio. Avevo le mani ghiacciate per l'eccitazione, le sentivo sulla pelle calda. Ci soffiai sopra tentando di scaldarle un poco, poi ripresi l'esame. Un bel seno naturale, lo raccolsi con entrambe le mani, i capezzoli duri sotto i pollici, così incredibilmente sensibili. Sentii un lieve sospiro echeggiare nel bagno vuoto. Era mio, ero io, eppure era terribilmente eccitante. Gemetti ancora, di proposito, stringendo ancora i capezzoli tra pollice ed indice, ma solo per dare realismo alla cosa... Esaltante, potevo far dire qualunque cosa a quella voce sexy, anche la cosa più sconcia che mi potesse venire in mente. "Voglio il tuo grosso cazzo, Salvatore ... lo voglio adesso..." Sussurrai, un brivido mi corse lungo la schiena. Chiusi gli occhi, sembra assurdo dirlo con quel ben di dio davanti, ma mi faceva ancora uno strano effetto vedermi parlare. Giocai con la voce calda di Serena, avevo inteso che il nome fosse quello, facendo varie prove fino a quando l'eccitazione non divenne palpabile. Una delle mie mani, attratta involontariamente, inesorabilmente in basso, lungo la pancia piccola e morbida, giù tra le cosce, tra i peli soffici dell'inguine, nel calore umido è differentemente familiare di quel sesso di femmina. "Voglio prendertelo in bocca e farti venire sulla mia lingua fino a svuotarti le palle..." Aprii gli occhi di scatto, spaventato, l'immagine di quella donna, nuda, bellissima, che ...
... si masturbava allo specchio mi investì. Venni, non lo capii immediatamente. Sentivo le gambe molli, il respiro bloccato, un calore irradiarsi fino alle punte delle dita, piccole involontarie contrazioni... Scriverlo dopo aver scritto quello che avevo avuto il coraggio di fare a Martina e a mia figlia è ridicolo, ma me ne vergonai. Le sensazioni conosciute e familiari, il tiepido umore sulle dita, la carne tenera aprisi sotto i polpastrelli, mischiata a nuove e sconosciute. Quel bisogno di avere qualcosa dentro, di farsi dischiudere e riempire... Non avevo goduto di una donna, avevo goduto 'come' una donna... Era sbagliato, terribilmente sbagliato. Sentivo che la cosa metteva in discussione, violava quasi, il mio essere uomo in qualche modo. Aprii l'acqua della doccia, deciso a lavar via tutto degli ultimi minuti. Come avevo goduto, il piacere di sentire quelle dita scavare, il cazzo di quel ragazzo ... sfiorarmi il sedere... la sua cappella liscia, bollente, spingere contro le mie labbra nel tentativo di violare la mia bocca... Scossi la testa, nessuno avrebbe mai saputo nulla, la mia famiglia no di certo. Di tutte le cose assudre che avevo fatto... Di Martina, di Michela, di Sveta... Mi insaponai. Sentire quella pelle liscia e per lo più senza peli sotto le dita, ancora mi sconcertava, mi eccitava. Prima di accorgerme ero di nuovo perso nel mio piacere, guidato dai ricordi delle mie recenti esperienze, estasiato dalla scoperta di quel corpo, da quella seconda verginità. Fù ...