Il collare - Cap.6
Data: 29/03/2021,
Categorie:
Masturbazione
Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti
... una delle docce più lunghe della mia vita. Se da principio ero esitante, quel nuovo piacere operò come una droga sul mio cervello, spingedomi ad oscene sperimentazioni. Usai il getto della doccia, perfino il flacone di shampoo per soddisfarmi, in un delirante crescedo fin quasi allo stremo delle forze. Era come essere tornati adolescenti, peggio, era come aver fatto di nuovo, come fosse la prima volta, la scoperta della masturbazione. Mi piacerebbe dire che fù solo un momento, ma devo ammettere con imbarazzo che anche nei giorni successivi non potei trattenermi più di tanto. A mia parziale giustificazione, posso solo ricordare che da mesi, da quando non ero più in possesso del mio corpo, non ero stato più in grado di masturbarmi. La donna, Serena Ranieri, era un avvocato scoprii. Trentadue anni, convivente con Gianmarco, di ventotto, personal trainer. Un mezzo boy-toy, non tanto per l'età, più che altro per le dinamiche di coppia tra i due. Viveva a casa di Serena da tre mesi, uscivano insieme da otto. Si erano conosciuti in palestra, poi lui aveva cominciato a darle lezioni private e da li... banale, no? Lei gli pagava tutto, e lui ... beh, lui non le faceva mancare nulla. Gentile, premuroso, cucinava perfino. Non si risentì più di tanto, non protestò, quando cominciai a rifiutare sistematicamente tutti i suoi approcci. Baci, carezze, mi mettevano a disagio. In realtà qualunque sua attenzione mi dava fastidio, mi dava fastidio l'intimità forzata. Sapevo di dover fingere, ...
... così come avevo finto di essere un cane, ma proprio non ci riuscivo. Intuii che solitamente Serena lo comandava a bacchetta. Faceva un po' pena vedere un ragazzone così, un fisico che io mi sarei sognato anche se avesso iniziato ad andare in palestra tutti i giorni e per i prossimi dieci anni, ciabattare languidamente per casa e sospirare, così mi sforzai di accettare alcune delle sue gentilezze, quelle che non prevedevano contatto fisico almeno. Da dove arrivava quella sua mancanza di autostima? Non avrei saputo dire, dato che per quello che avevo potuto osservare sembrava che non gli mancasse nulla dal punto di vista fisico, anzi, sicuramente il ragazzo era da giudicarsi sopra la media in diversi aspetti... Dunque Gianmarco mi preparava ogni giorno la colazione ed il pranzo la mattina, prima di recarmi al lavoro... Ciò perlomeno mi liberava dall'incombenza di dover badare al mio sostentamento, come d'altronde non ero abituato a fare. Saverio, Nerone, Ged... avevano tutti in comune il fatto che qualcuno gli preparasse i pasti. Tra l'altro, assimilare la routine di Serena era già sufficientemente faticoso, il trucco, il vestire, e quel bel corpo, richiedevano un'attenzione costante, una manutenzione, che andava ben oltre il solito 'doccia e barba' a cui ero abituato da uomo. Vestirsi, era già di per se più impegnativo di quanto avrei mai potuto immaginare. Il guradaroba di Serena era costoso e chic, oltre che immenso : l'intimo capricciosamente elaborato, tailleur da migliaia di ...