Senilità
Data: 31/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: reveur
Prologo
Negli anni in cui iniziò la tratta delle schiave dai paesi dell’Est verso l’Europa occidentale i giornali parlarono dell’incredibile quanto inusuale storia d’amore tra un italiano e una prostituta schiava di un magnaccia albanese. Tra i due nacque una tenera storia d’amore e per coronare il loro sogno l’italiano dovette pagare al magnaccia un riscatto di ben 15 milioni di lire.
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Da quando era morta la moglie Lorenzo aveva perso ogni riferimento e la sua vita era cambiata radicalmente, forse troppo, tanto da essere sospinto, giorno dopo giorno, verso il baratro della depressione: gli mancavano la compagnia della sua “vecchia”, i suoi baci, le sue carezze, i brontolii e perfino i rimbrotti; gli mancavano anche la sua cucina, le sue coccole, la schietta complicità che anticipava il sesso, la familiarità dei loro corpi, il fiducioso abbandonarsi l’uno nelle braccia dell’altra.
Per mitigare il senso di solitudine che l’opprimeva e per dare sfogo alle sue pulsioni sessuali, comunque vivide e pressanti, egli cercò una nuova compagna o un’amante, ma si rese ben presto conto che alla sua età, ovvero a 60 anni, instaurare un rapporto con una donna è molto più complicato che in altre età, poiché tanti sono i condizionamenti, le abitudini inveterate, gli schemi mentali cristallizzatisi durante tutta una vita, tali da rendere quasi impossibile istaurare un nuovo rapporto capace di funzionare.
Ad un certo punto Lorenzo prese a frequentare delle prostitute, ma ...
... anche lì le cose non andavano meglio e quei fugaci incontri, privi di calore umano e di eros, lo lasciavano assolutamente insoddisfatto. Le donne di strada offrivano il loro corpo, in modo freddo e distaccato, frettolosamente, senza coinvolgerlo minimamente; anzi, molte di loro, a ragione, non nascondevano il loro disprezzo, con la conseguenza che l’ego del povero uomo veniva fatto a pezzi e il “desiderio” precipitava a livelli in cui era impossibile gestire e concludere un rapporto sessuale.
L’ultima volta, però, il fato gli fece incontrare una polacca trentacinquenne, bionda, piuttosto insignificante, dall’aria e dal fisico della contadinotta e con un abbigliamento piuttosto dimesso; nulla a che vedere, quindi, con l’abbigliamento tipico delle prostitute, che mostrano sfrontatamente la loro mercanzia.
Ciò che sorprese Lorenzo in quell’incontro fu il carattere molto dolce della prostituta, cosa piuttosto fuori del normale.
In realtà quando Anna – così si chiamava la prostituta – si trovò di fronte quell’uomo “per bene”, ben vestito, di una certa età, dai modi gentili ed educati, si sentì in un certo qual modo in soggezione, come una scolaretta di fronte al suo professore. Negli occhi di Lorenzo la donna leggeva una profonda malinconia e poi gli ricordava tanto suo padre, che non aveva più visto da quando era stata portata via con l’inganno dalla Polonia, per cui fu sopraffatta da un’improvvisa ondata di tenerezza che le fece cambiare atteggiamento. Quel particolare ...