Senilità
Data: 31/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: reveur
... cliente era ben lungi dal tipo di clienti che giornalmente frequentava e che le si rivolgevano con tracotanza, con disprezzo e sovente con violenza, costringendola ad essere a sua volta altrettanto rude e determinata e a licenziare nel più breve tempo possibile la sua prestazione sessuale.
In quell’occasione Anna mostrò la sua vera indole, quella di donna buona e sensibile, per cui, contrariamente al suo solito, si intrattenne con il suo cliente dialogando tranquillamente, senza dargli fretta ed accompagnandolo nella conclusione del rapporto con delicatezza, tant’è che il povero Lorenzo ebbe un orgasmo come non ne aveva ormai da tempo. Anche dopo la donna non ebbe alcuna fretta di tornare in strada, forse per stare semplicemente ancora un po’ al caldo dell’auto rispetto al gelo della strada, va da se che Lorenzo tornò a casa in parte riconciliato con la vita.
Nei giorni successivi Anna si trovò a pensare a quell’uomo chiedendosi se l’avrebbe rivisto ancora, riconoscendo che, nonostante l’età, aveva un aspetto molto gradevole, anzi era ancora un bell’uomo ed in gioventù doveva essere stato uno schianto. Anche questa componente aveva sensibilmente contribuito ad addolcire i toni di quel loro primo incontro.
Anche l’ignara prostituta, senza volerlo né immaginarlo, con il suo comportamento aveva ben seminato nel cuore di Lorenzo che, nei giorni seguenti, continuò a pensare a lei, portandosi dentro la sensazioni di dolcezza che lei gli aveva lasciato, tant’è che non ...
... vedeva l’ora di incontrarla nuovamente.
Non passò una settimana che Lorenzo andò a cercare nuovamente “la dolce prostituta”, ma questa volta con uno spirito diverso, ovvero con lo spirito dell’uomo galante che va ad un appuntamento con una bella donna, per cui si premunì di una rosa ed un piccolo astuccio di cioccolatini.
La donna ne fù sorpresa, poiché mai gli era capitato che un cliente le si rivolgesse con fare galante e la trattasse come una donna perbene, non come una bambola di pezza senza anima, non come una prostituta da assoggettare con atteggiamenti sprezzanti alle proprie voglie, ma come un essere umano e come tale degno di rispetto.
Gli uomini che ella aveva frequentato in vita sua e ch’era ancora costretta a frequentare, erano tutt’altro che gentili e romantici, anzi l’avevano crudelmente ridotta in schiavitù: circuita con l’inganno e false promesse dall’uomo che credeva l’avrebbe portata all’altare, quando era poco più di una ragazza; violentata, sopraffatta, depredata della sua purezza, della sua ingenuità, dei suoi valori morali; tradotta con la forza in Albania, nell’aberrante mercato delle schiave del sesso di Durazzo, dove tante povere ragazze vengono ridotte in schiavitù, vendute e sbattute sulle strade del continente europeo o nei paesi arabi o del medio ed estremo oriente.
Quel gesto candido e romantico la commosse e gli fece provare ancora una volta un’infinita tenerezza nei confronti di quell’anziano signore, per cui in segno di riconoscenza lo ...