1. Senilità


    Data: 31/03/2021, Categorie: Etero Autore: reveur

    ... giornata avvilenti che attendevano Anna: dover tornare a battere i marciapiedi, a ripiombare nel limbo della degradazione personale.
    
    Quella condizione oramai era arrivata allo stadio che prendeva entrambi allo stomaco. La liberazione di Anna era diventata non solo un sogno, ma un bisogno assoluto, una necessità che condizionava ogni loro pensiero, ogni loro azione.
    
    Anna cominciò un lento e perseverante stillicidio nei confronti del magnaccia albanese affinchè la liberasse dai ferri della sua schiavitù e le rendesse la sua libertà. Anna portava tutte le motivazioni possibili ed immaginabili per convince il magnaccia a lasciarla andare: il fatto che era arrivata ad un’età in cui non attirava più molti clienti e che i guadagni non potevano che risentirne; che tanto valeva sostituirla con una ragazza più giovane; che anche lei aveva il diritto a farsi una famiglia per dare un futuro certo alla sua bambina. Ma l’albanese era assolutamente insensibile a quelle richieste, anzi lo rendevano alquanto irascibile che in alcune occasioni si traducevano in violenza vera e propria.
    
    Ma Anna aveva in animo di raggiungere un risultato ben più importante delle percosse ricevute, per cui perseverò sulla stessa linea arrivando perfino ad offrirle tutti i suoi risparmi, fidando anche sull’opera di intercessione, di convinzione che la giovane polacca, Adina, faceva nel confronto del magnaccia albanese.
    
    Quando Anna gli fece quest’ultima proposta vide un lampo di cupidigia negli occhi ...
    ... dell’uomo il che la fece ben sperare. Ma l’illusione durò qualche giorno poiché la richiesta dell’albanese superava di gran lunga qualsiasi possibilità per Anna di poterla soddisfare.
    
    L’impazienza di Anna era anche l’impazienza di Lorenzo che rimuginava in continuazione sulle azioni da farsi per arrivare a risolvere quel doloroso problema.
    
    Anna era anche molto preoccupata che il suo Lorenzo potesse arrivare ad uno scontro con il magnaccia albanese nel quale avrebbe sicuramente avuto la peggio, ma questa evenienza non poteva tollerarla assolutamente e l’avrebbe impedita in tutti i modi, a costo di uccidere lei stessa, con le sue mani, il suo aguzzino.
    
    *
    
    Un giorno Lorenzo pensò bene di far visita al suo amico commissario di polizia, al quale parlò di Anna, dell’importanza che la donna aveva assunto nella sua vita, e dei problemi connessi alla sua condizione di “donna da marciapiede”.
    
    L’amico poliziotto inizialmente fu contrariato dall’apprendere della relazione che il suo amico aveva con una prostituta; poi, però, dovette arrendersi avendo intuito dall’argomentare serio ed appassionato dell’amico che la cosa era per lui molto importante.
    
    Ma il poliziotto considerava anche un altro aspetto di quella questione, ovvero la potenziale pericolosità della situazione in cui si era cacciato il candido e rispettabile Lorenzo, nel caso in cui fosse venuto a contatto con la gentaglia che teneva in schiavitù la sua donna. Ciò contribuì forse più di ogni altra considerazione ...
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