1. Sorpresa - cap. I


    Data: 02/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: maschioXmaschi, Fonte: xHamster

    ... che dovevo tentare di conquistarlo, ad ogni costo.La terza settimana seppi che non era né sposato, né fidanzato."Neanche io ho intenzione di legarmi ad una donna..." buttai lì con tono indifferente.Lui sorrise e disse, annuendo: "Saggia decisione, Sandro. Le donne procurano solo grane.""E poi... tra uomini ci si capisce molto meglio..." suggerii io."Beh, non sempre... ma a volte sì", disse lui col suo solito incantevole sorriso.Non osavo spingermi più in là, per il momento. Non volevo farlo reagire nel modo sbagliato. Valeva la pena di prendere il mio tempo, pur di arrivare alla meta. E se anche non ci fossi mai arrivato, valeva la pena di prolungare il tempo in cui sognare di poterlo sedurre, conquistare.La volta seguente, lui si guardò intorno e mi disse: "Bella casa, la tua. Ci vivi da solo?""Sì, da solo. L'ho arredata io.""Hai un ottimo gusto, mi piace davvero. Anche io vivo da solo, ma da me è meno bello che qui."Non accennava ad andarsene, allora pensai che aspettasse la mancia, perciò gli porsi il consueto biglietto da cinquemila lire.Ma questa volta, lui le rifiutò: "No, Sandro, grazie. Non offenderti ma... mi danno una paga discreta là al supermercato e non è giusto che tu ogni volta...""A me fa piacere. Tu sei sempre molto gentile con me e...""È logico essere gentili con chi è gentile, no? Beh, adesso devo andare, ho altre consegne da fare. A presto, Sandro."Ah, il suo pacco fra le gambe, quanto lo desideravo. E non solo quello...La settimana dopo arrivò da me ...
    ... più tardi del solito, erano quasi le sette di sera."Scusa, Sandro, se oggi ti ho portato la roba così tardi, ma tu sei l'ultimo della lista. Così poi posso andare direttamente a casa.""Non devi prima passare al supermercato?""No, l'auto è mia.""Allora," azzardai io, "potresti fermarti un poco. Pensavo di offrirti un aperitivo, se lo gradisci.""Beh, non vorrei disturbare, Sandro.""No, anzi, per me è un piacere" gli risposi offrendogli una sedia. "Ti andrebbe bene un Martini?""Ottimo, grazie." disse lui sedendo, le gambe un po' larghe."Bianco o rosso?""Bianco, grazie.""Con o senza ghiaccio?""Senza...""Proprio come piace a me, allora." gli dissi versandone in due bicchieri.Gli misi davanti il suo Martini e sedetti quasi di fronte a lui, in modo di poter guardare fra le sue gambe senza ostacoli."Ma tu che fai, come lavoro?" mi chiese mentre centellinava il suo aperitivo."L'insegnante di educazione fisica in un istituto professionale.""Un bel lavoro, penso. Almeno sei sempre in perfetta forma fisica, no? Avevo notato che sei molto ben fatto.""Anche tu sembri molto ben fatto, Roberto.""Beh, però dovrei fare più esercizio. Solo che quando torno a casa sono sempre piuttosto stanco e così lascio perdere. Pensa che m'ero anche iscritto in una palestra, ma poi non ci sono andato quasi mai e così ho solo buttato via i miei soldi.""Senti, Roberto, perché non ti fermi a cena qui da me, stasera? Solo tu, solo io, almeno chiacchieriamo un po'" lanciai lì io, cercando di dirlo con l'aria più ...
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