1. La cugina brasiliana... una gran zoccola


    Data: 02/04/2021, Categorie: Etero Incesti Autore: Pensieri Osceni

    Per commenti scrivere a: pensieriosceni@yahoo.itParte IL'INCRESCIOSO EPISODIOUn giorno stavo rientrando dal lavoro e vidi mia zia Adelina arrancare lungo il marciapiede portando due grosse e pesanti buste piene di spesa, rallentai con l'auto e mi accostai a lei invitandola a salire. All'inizio non voleva, disse che non ce n'era bisogno perché non erano così pesanti e aggiunse che era quasi arrivata ma non era vero: sapevo bene dove abitava e anche lei capì subito di avere accampato una pessima scusa e inoltre si vedeva benissimo che quelle buste erano pesanti e lei faticava a portarle.Sbuffai e le dissi che quell'episodio doveva ormai metterselo alle spalle e dimenticarlo; che allora ero solo un adolescente in piena tempesta ormonale e lei una donna (non certo bellissima, zia Adelina &egrave una sessantenne bassa e grossa dalla forma che ricorda una botte, ma questo non glielo dissi) e così in un momento di debolezza ho ceduto e le ho fatto delle avances.Era la vigilia di Natale ed eravamo tutti a casa dei nonni paterni come da tradizione, c'era il solito fermento dovuto alla preparazione del cenone. Io ero in fregola da un po' di giorni e inoltre ero scazzato perché tutti i cugini e le tre cugine avevano un partner mentre io mi ero lasciato con Alessia da un paio di settimane, e così tutti loro erano intenti a sfruculiare i propri smartphone in un continuo e frenetico scambio di messaggini amorosi mentre a me non restava che girare sui siti porno dal cellulare. Mi avviai ...
    ... verso il bagno per spararmi una sega, avevo il cazzo duro e carico pronto a sborrare e proprio in quel momento vidi zia Adelina uscire dal bagno e, non accorgendosi del mio avvicinarmi, si stava sistemando il reggiseno con una mano infilata nella scollatura. Zia era brutta di faccia; buona di carattere, sempre pacata e benevola ma, per uno scherzo della natura, con un grugno accigliato perennemente stampato in volto, delle folte sopracciglia ed una leggera pelurietta scura sopra il labbro superiore. Aveva però un paio di tette molto grosse e pesanti tenuti stoicamente su da un'ottava di reggiseno rinforzato e notare quella mano ravanare nascosta in quel ben di dio mi fece arrapare ancor di più. Mi avvicinai a lei e la salutai festoso come se non la vedessi da chissà quanti anni, e nel farlo la abbracciai forte proprio per sentire bene il contatto con le sue tette (che infatti sentii appieno) e anche perché, ormai in pieno furore libidinoso, volevo farle sentire quanto fosse duro il mio cazzo. E così oltre ad addossarmi a lei, e con il mio petto premere sul suo, spinsi sfacciatamente il bacino contro il suo che pingue e morbido com'era avvertì subito un affare rigido premerle addosso. Agitai i fianchi giusto un po' per strusciare il cazzo, il tempo di stamparle un ruffianissimo bacio tra la guancia e il collo (che in lei erano praticamente un tutt'uno) che lei mi scostò sorpresa, infastidita e scandalizzata, non sollevò un polverone per non creare casini e guastare l'atmosfera ...
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