Il destino
Data: 02/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti
... sbrigato alcune faccende, ricevetti i miei collaboratori, uno ad uno, e pianificammo il lavoro settimanale, e poi per ultimo, ricevetti Andrea, un giovane stegista, da poco assunto, ragazzo sveglio, non una cima ma nemmeno da buttare, non si applicava molto, ma aveva del potenziale, lo feci entrare, e da subito, capii che qualcosa non funzionava, era troppo spavaldo nei miei confronti, anzi dire estremamente arrogante, tanto, che dopo una decina di minuti dissi,Andrea, che intenzioni hai, tra poco scade il tuo contratto, se credi di comportarti coaì, scordati che ti assuma. Andrea mi guardò e mi disse, ma no dai, cosa dici, mi stava dando del tu, mi alzai e gli dissi di andarsene, e lui proseguì, vuoi che me ne vada Paola?, davvero lo vuoi? Paola, mi aveva chiamato Paola, iniziai a sudare, si fai bene a sudare troia, mi disse, e poi mi porse il suo cellulare, dove col dito scorse una lunga serie di foto mie del giorno prima, in corso Como, dall'attesa, al bacio, alla sborrata, ero finita. Con un filo di voce chiesi spiegazioni, e lui mi disse di avermi notata da subito, una bella donna, un po' passata, ma sexi e molto troia, ma avvicinandosi aveva scoperto una certa somiglianza con una persona già vistò, cioè io, e poi scattate delle foto, e bel allargate, aveva capito chi fosse la troia, il suo direttore, e così mi seguì per tutto il tempo, facendo una carrellata di foto, ma poi la sborrata finale, la cigliegina sulla torta, che mi incastrava definitivamente. Mi lasciai ...
... cadere sulla poltrona, ero finita, domandai cosa volesse, ma sapevo già la risposta, e la sera stessa, era mio ospite nel mio appartamentino, e lo stavo ospitando nel mio culetto, e la cosa gli piacque talmente tanto, che nei giorni successivi, divenni la sua compagna, la sua milf, che portava nei locali e presentava ad amici, ma il massimo lo raggiunse una sera. Come al solito, lo aspettavo per uscire, ero stupendamete troia, quando mi chiamò, e mi disse di raggiungerlo e mi diede l'indirizzo, ero contrariata, ma presi il taxi e lo raggiunsi, era un palazzo, e mi recai al piano indicato, era una casa privta, e una volta bussato, mi vennero ad aprire, e rimasi basita, ad aprire era la mia segretaria, che gentilmente, ma con un sorriso da porca, mi disse, prego direttore, o meglio, Paola, entri, e una volta dentro, vidi Andrea, con due suoi colleghi, miei subalterni, ero spaventata, Anna, la mia segretaria, si avvicinò, e mi prese per mano, venga Paola, e mi accorsi, che era in vestaglia e sotto aveva solo il reggicalze e le calze, si sieda, io continuo il mio lavoro, e vidi che Andrea era seduto col cazzo fuori, Anna si posizionò, e continuò a spompinarlo, intanto Luca e Gianni mi di avvicinarono, e iniziarono, a palparmi, e poco dopo, ero in reggicalze calze e reggiseno, in ginocchio a spompinarli, inutile dire che passammo la notte a scopare come pazzi, tanto, che poi Anna, si infilò un cazzo mostruoso, lungo e grosso, e mi scopò con furia e impegno, tando da lasciarmi con una ...