1. Per sempre


    Data: 07/04/2021, Categorie: Lesbo Autore: Edipo

    ... so dove li prendesse e se in casa si accorgevano di quei piccoli furti. Per ringraziarlo ogni tanto gli facevo delle cose, di nascosto da Jennie che era gelosa di quell'imbecille, come lo chiamava lei. Quando si accorse che Francis ci spiava mentre facevamo il bagno nello stagno, nude e allacciate insieme, si arrabbiò e voleva prenderlo a pugni ma un giorno Francis ci fece segno che arrivava qualcuno e uscimmo appena in tempo dall'acqua a nasconderci dietro i cespugli. Così Jennie pensò che ci faceva comodo avere qualcuno che stesse dalla nostra parte e ci guardasse le spalle e un giorno gli disse che, se voleva, poteva restarci a fissare mentre facevamo l'amore. Ma Francis era molto timido, scappò via, e capimmo che gli piaceva osservarci senza che ce ne accorgessimo, se invece sapevamo che era lì, fuggiva. Così, anche quando sapevamo che era nelle vicinanze, lo ignoravamo ed era bello pensare che un angelo proteggeva il nostro amore. Le mie prolungate assenze esasperavano mia madre che era convinta stessi sempre con il figlio idiota degli Harrison e mi rimproverava e picchiava e diceva che se facevo guai con quello mi avrebbe strappato gli occhi con le sue mani. Il guaio però me lo fece suo marito; quel giorno lei e i bambini erano andati in città, non so dove, forse in visita da un parente, e io lavavo il pavimento della cucina e Felix venne e mi mise una mano sul culo, poi disse che era giunto il momento di fottermi sul serio, di finirla con i giochetti e che mi avrebbe ...
    ... fatto diventare una donna. Io mi divincolai ma lui era troppo forte e dalla tasca dei pantaloni gli usciva il coltellaccio che portava sempre ed ebbi paura. Lui mi sollevò il vestito e dopo sollevò anche me, mi costrinse ad abbracciarlo e il suo coso era bollente e mi fece molto male, mi prese con tale violenza che iniziai a sanguinare e lui fu così idiota da pensare di avermi sverginato, mentre in realtà era stata Jennie a penetrarmi con le sue dita. Quando le raccontai cosa era successo si infuriò, disse che lo avrebbe ucciso dopo averlo castrato ma le feci capire che se fosse finita in galera i nostri sogni sarebbero morti. Oramai tra noi non c'era più vergogna, di nulla, e facevamo tutto insieme e ci pulivamo e aiutavamo anche quando ci venivano le cose ma a un certo momento a me non vennero, mi spaventai e Jennie disse che probabilmente ero rimasta incinta. Andammo da zia Georgine che la sapeva lunga e lei mi mise le mani sul ventre e accostò l'orecchio e fece cose strane e disse che, sì, aspettavo un bambino. Scoppiai a piangere ma zia Georgine disse che sua cugina Bessie era bravissima a risolvere quei problemi e così, due notti dopo, quando tutti dormivano, uscii di nascosto pregando che quella notte al porco non venisse voglia di cercarmi, raggiunsi Jennie che mi aspettava e insieme camminammo nel buio per tre miglia, fino alla baracca di Bessie che già sapeva tutto. Mi fece stendere su una tavola in cucina e mi fece bere un liquore forte e mi mise una spugna in bocca ...
«1...345...8»