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Alternanza scuola-lavoro
Data: 09/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Lerry
Ciao a tutti, mi chiamo Lerry, frequento l'ultimo anno di liceo artistico (il mio sogno è diventare fumettista) e fino a qualche mese fa ero vergine, nel senso che non ero mai entrato dentro una donna. Ci sono andato vicino, questo sì, tipo pomiciate e toccamenti con la mia compagna di banco, ad esempio, durante le noiose lezioni di fisica (poi si è fidanzata e abbiamo smesso) oppure, più recentemente, con Marta, una ragazza con la quale stavo approfondendo il discorso piuttosto seriamente, tra un ditalino e una sega al cinema, salvo poi essere bruciato sulla linea d'arrivo da Arrigo (un ragazzone non proprio di cervello fine ma con tanto grano e, a quanto riferisce chi ha avuto l'onore di condividere con lui gli spogliatoi del circolo di tennis, tanto cazzo da poterlo usare come sfollagente durante un assalto dei black block) o, infine e più drammaticamente, con una mia cugina, con la quale ero arrivato proprio in prossimità del paradiso, con la cappella che le sfiorava i peli pubici e le labbra umide, sarebbe mancato solo un colpo di reni per andare in buca, ma l'arrapamento era così forte che non ebbi il tempo di entrare che cominciai a schizzare tutt'intorno, tra la mia vergogna e le sue imprecazioni. Insomma, capirete che queste esperienze mi abbiano un pelo depresso, anche perché tutti i miei amici più intimi l'avevano già fatto ed era un supplizio ogni volta starli a sentire mentre snocciolavano i dettagli delle loro performance, senza mai poter dire la mia in ...
... proposito, se non elencando mestamente, tra gli sghignazzi generali, le mie disavventure, diventando la mascotte sfigata del gruppo, un po' da sfrocoliare un po' da coccolare, il che è pure peggio. Tuttavia la fatidica ora X per me non era lontana e si materializzò nel pieno della scorsa primavera quando, per l'alternanza scuola-lavoro, fui mandato a fare tirocinio presso uno studio di grafica. Non che lì mi facessero fare molto, più che altro portavo caffè ai soci a scansioni regolari e recuperavo le stampe dalla stampante, che era in uno sgabuzzino, sicché il grosso delle ore le trascorrevo a compulsare video porno sullo smartphone, a leggere i racconti sozzi su ER e a chattare con i miei amici che, chi più chi meno, si trovavano nella mia stessa degradante condizione. È il brutto dell'alternanza così com'è impostata (almeno nella mia scuola, na, a quanto sento in giro il fenomeno è tristemente generalizzato), potrebbe essere una risorsa per noi studenti, perché dovrebbe avviarci ad un lavoro (secondo quanto detto e ridetto da chi l'ha istituita) e invece nella maggior parte dei casi diventa semplice burocrazia che non ci serve a un cazzo, se non a totalizzare il monte ore necessario per andare avanti. Vabbè, ad ogni modo un giorno il titolare dello studio mi trova un lavoretto da fare. Finalmente, mi dico in uno slancio di euforia, quando mi chiede se mi piace dipingere. "Certo che mi piace!", rispondo entusiasta. "Ottimo", fa lui, "sali al piano di sopra, allora, ti spiegherà ...