L'altro lato del muro
Data: 10/04/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: mtbp, Fonte: Annunci69
... quell’altra, dall’altra parte del muro, cosa mi aveva provocato. Chissà se però realmente ci avesse sentito.
I giorni passarono, togliere Francesca dalla mente fu difficile, una cosa era farsi dei pensieri, un’altra era avere la certezza che quei pensieri potessero realizzarsi. Si era comportata da stronza, sapeva che mi faceva impazzire e si era messa a giocare con me, davanti a mia moglie e suo marito, tra l’altro. Dovevo vederla, così provai a capire in quali orari avrei potuto trovarla e una mattina, approfittando del fatto che dovevo accompagnare mio figlio dal dottore, la beccai mentre stava per entrare. La salutai da lontano, lei si girò e aspettò prima di entrare.
- “Ciao, niente lavoro oggi?”, chiese lei.
- “No, Diego sta male, l’ho dovuto portare dal dottore”.
- “Povero, disse lei avvicinandosi per fargli una carezza, sai che anche mia figlia sta male?”.
- “Mi dispiace. Anche Claudio quindi è a casa?.
- “No no, l’ho portata dai nonni. Claudio è via per una settimana, e quindi sono sola e ho delle commissioni da fare, perciò…”.
- “Hai fatto bene”, risposi d’un botto io, senza nemmeno farla finire di parlare.
D’altronde non mi interessava il resto, la cosa che più mi importava era sapere che lei era da sola. Francesca sorrise, poi ci invitò su per un caffè.
Era la prima volta che entravo nel loro appartamento e come di consueto Francesca me lo mostrò, facendomi fare un tour per le stanze.
- “Bello, complimenti. Avete un bello stile”, ...
... dissi mentre uscivamo dal bagno.
- “Grazie”, rispose lei con un sorriso. “E per finire, questa è la camera da letto”.
- “Ah però, molto carina anche questa. E questo è il muro che ci divide, se non mi sbaglio”, le chiesi.
- “Già”, rispose lei.
- “Non sapevo che avevate la camera da letto, vuol dire che d’ora in poi faremo meno casino la sera”.
- “Beh, a dire il vero non vi sentiamo per nulla. Certo, se vi mettete a sbattere contro il muro, in quel caso certo che vi sentiamo”.
“Sbattere contro il muro”, chissà cosa voleva dire, forse si riferiva a quella famosa sera. Al pensiero diventai un po’ rosso per l’imbarazzo, lei se ne accorse.
- “Tranquillo, Claudio non ha sentito nulla”.
Dicendo così, si spostò in cucina dove iniziò a preparare il caffè. Diego nel frattempo si mise a giocare sul tappeto e io la raggiunsi.
- “Mi dispiace averti disturbato”, le dissi riprendendo il discorso.
- “Non ti preoccupare. Ti capisco”.
- “Cioè?”.
- “Hai una bella moglie, immagino non sei riuscito ad aspettare di arrivare in camera da letto”.
- “Già, può essere stato anche quello”.
- “E cos’altro?”, chiese lei senza però guardarmi.
- “Può essere che non sono riuscito a resistere più per colpa di qualcun altra”.
- “Non è corretto nei suoi confronti però”.
- “Lo so. Avrei dovuto prendermela con quell’altra persona. Ma non potevo”.
- “Puoi sempre rimediare”, disse lei porgendomi la tazzina del caffè.
- “Dimmi tu come”, le chiesi.
Per un attimo ...