1. Il viaggio della mia fidanzata a maiorca (con un altro) - parte 2


    Data: 10/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3

    ... perso di vista da un po'. Allora, quando eravamo lontani dalla folla, vicino alla volante. Ho iniziato a toccare entrambi i poliziotti, come una mendicante, continuando a dire "please, por favor".
    
    Uno dei due ha iniziato a gridare qualcosa in spagnolo, ma era troppo veloce e non capivo niente. Io provavo a strusciarmi su di lui ma lui mi ha tirato un ceffone e mi ha immediatamente allontanata. Poi ha detto qualcos'altro in spagnolo e da quello che ho capito, soprattutto dalla gestualità, aveva paura che gli vomitassi sulla divisa. Io però lo schiaffone l'avevo sentito e mi sono messa a piangere. Piangevo perché capivo che l'avevo fatta grossa, che ero finita nei guai. Tutta l'ebbrezza stava sparendo di colpo dalla mente, la paura mi stava facendo tornare lucida, ma il fisico continuava a non rispondere. Ero k.o.
    
    Continuavo ad implorarli di non farmi del male e di lasciarmi andare. Piangevo ancora e ho spiegato loro, o almeno ci ho provato, che ero solo eccitata e volevo fare sesso, che non era mia intenzione creare problemi. E poi ho ribadito il concetto: "Scopatemi se volete, vi prego". A quel punto mi hanno fatto salire in macchina. Avevo perso. Così credevo.
    
    Si sono allontanati da Magaluf. Eravamo in una stradina sconosciuta e buia. Non avevo minimamente idea di dove fossimo. Mi hanno fatto scendere dalla macchina e quello che prima mi aveva schiaffeggiato si è abbassato la zip dei pantaloni è ha detto qualcosa al suo collega. A quel punto ho capito che forse ...
    ... avevo ricevuto il perdono. Però ero ancora spaventata e trattenevo le lacrime a stento.
    
    Ho fatto per avvicinarmi per fargli un pompino, ma quello, perentoriamente ha detto: "No! Tienes un condom?". "No!". Guardando il suo collega: "No toco a esta puta sin condom" (non tocco questa puttana senza preservativo). Poi in inglese verso di me, tenendomi dal viso: "You are a shitty bitch" (sei una merdosa puttana). Intanto il collega aveva i preservativi, così mi hanno ordinato di stare immobile e in ginocchio, senza toccarli.
    
    Hanno iniziato a segarsi toccandomi dappertutto. Quando i cazzi sono diventati duri si sono messi il preservativo e mi hanno fatto girare. Mi hanno sputato abbondantemente sul culo e me l'hanno sfondato. Prima uno, mentre l'altro continuava a toccarmi per rimanere duro. Tra di loro si dicevano cose oscene parlando naturalmente di me. Non le capivo tutte però parole come: “maldita puta (maledetta puttana)” e altre erano piuttosto chiare. Per non lasciarmi sfuggire alcuni concetti chiave, si sono sforzati di riferirmeli in inglese, e allora continuavano a vomitarmi appellativi tipo: “schifosa, sporca, troia italiana, cagna” e frasi come: “dovrei farti scopare da tutta la città, dovresti portare anche tua mamma, avrai preso da lei…”. Poi quando il primo ha finito (dopo essere stato solo violento e senza avermi fatto godere), il secondo ha fatto la replica. Secondo lui ero una troia da quattro soldi, un’alcolizzata piena di malattie, una ninfomane svergognata, un ...