Vuoi una gomma?
Data: 13/04/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Claudio78
Infreddolito, stanco, affamato. Paolo non avrebbe saputo dare un ordine a queste sensazioni. La giornata non era stata un granché fino a quel momento, ed erano solo le 15. Chiuso nel suo cappotto, osservava il treno avvicinarsi al binario nel grigiore della più classica delle giornate di pioggia. Quelle in cui avrebbe preferito chiudersi in casa anziché uscire anziché andare a lavorare. E di sicuro non avrebbe voluto avere un appuntamento fuori sede a 200 km di distanza. Alle 18 era atteso da un gruppo di colleghi con cui il suo studio collaborava da alcuni anni ed al quale doveva riferire lo sviluppo di un progetto al quale lavoravano tutti da circa un anno, seppure con compiti diversi. L’unico aspetto positivo di quella riunione che sarebbe andata avanti almeno un paio di ore era che il suo responsabile aveva provveduto a prenotargli una camera di albergo per consentirgli di rientrare il mattino seguente. Se il tempo glielo avesse consentito, si sarebbe concesso una serata da turista che avrebbe rotto la monotonia delle sere tutte uguali alle quali si era assuefatto. Controllò per l’ennesima volta il suo biglietto per verificare la carrozza ed il posto di sua competenza, come se da un momento all’altro il biglietto potesse cambiare. Si posizionò nel punto indicato dai cartelli sul binario e quando il Frecciarossa si fermò si mise in coda con gli altri passeggeri per salire sulla carrozza. Puntò verso il posto prenotato e mentre vi si avvicinava si rese conto che il suo ...
... era l’unico posto libero tra quattro. Aveva il posto accanto al finestrino e per raggiungerlo avrebbe dovuto far alzare un omone che sembrava addormentato. Il viaggio non si preannunciava migliore del resto della giornata. Fu solo quando fece alzare il passeggero che si rese conto che davanti a lui era seduta una ragazza che trovò subito molto carina. I suoi capelli neri lisci, terminavano poco oltre le spalle, cadendo dritti come se fosse appena uscita dal parrucchiere, con l’unica eccezione di un lieve rigonfiamento all’altezza dell’orecchio. Era vestita in maniera molto classica, per quello che potè vedere. Un maglione beige con scollo a V ed una camicia bianca. Pensò immediatamente che quella era l’immagine di brava ragazza che aveva sempre avuto, anche se spesso aveva desiderato incontrare qualche ragazza che si dimostrasse tutto tranne che brava. “Scusa”, le disse dopo averle inavvertitamente colpito un piede mentre si sedeva. “Nessun problema”, gli rispose lei cordialmente. Il treno ripartì e Paolo iniziò mentalmente a scorrere tutte le possibilità che gli venivano in mente per attaccare bottone. Prese una gomma da masticare, lo aiutava sempre a riflettere. Pensò di offrirgliene una, ma subito cestinò l’idea, troppo banale, anche se cortese. A 27 anni aveva avuto le sue esperienze ma non aveva mai superato del tutto una forma di timidezza che gli aveva fatto perdere ottime occasioni, sia amorose sia lavorative. Raramente si era sentito deciso, forte, sicuro. Ed anche in ...