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ICVM |7| Pioggia
Data: 14/04/2021, Categorie: Masturbazione Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
... più a disagio. Decise dunque di seguirlo con lo sguardo. Si chiese dove stesse andando. L'uomo si fermò poco lontano. La nebbia lo avvolgeva parzialmente. Si avvicinò per guardare meglio. Aveva qualcosa in mano. La mano si agitava in modo lento e deciso. Era quasi ipnotico. Alex non riusciva a decifrare. Avrebbe dovuto sentire freddo e invece sentiva quasi caldo. Era nuda, per strada, con la nebbia. Davanti a sé un uomo col cappello alle prese con un ritmato atto masturbatorio. Alex strabuzzò gli occhi. Non riusciva a crederci. Continuò a spiare l'uomo mentre l'atto osceno procedeva. La vista era parzialmente coperta sia dalla nebbia che da alcune foglie distanti. Non sapeva bene come reagire. Si limitò a guardare. Analizzando la situazione, cosa ci può essere di strano nel vedere un uomo avvolto dalla nebbia fare autoerotismo di notte? Ripensò a dove aveva già visto fare una cosa del genere. A John, certamente. La porta della sua camera era confinante con la cucina e spesso aveva l'abitudine di guardare attraverso il buco della serratura. Capitava alcune volte di vedere John masturbarsi in cucina, da solo. Certamente c'era un piacere latente esibizionista nel masturbarsi negli spazi in comune di un appartamento per studenti. Era tuttavia altrettanto chiaro che il piacere voyeurista era una caratteristica di Alex. Non glielo aveva mai confessato. Aveva sempre tenuto il segreto per sé. Ma qui? Come poteva tenere segreta una cosa del genere? Come si può ignorare un uomo ...
... incognito fare la stessa cosa in mezzo a una via? Non si può. Eppure lei guardava, imperterrita. La sensazione di freddo non esisteva. Lei era convinta di essersene perfino dimenticata. Sentiva solamente un calore generalizzato e ingravescente. Era come se un istinto indomabile la obbligasse a prendere visione della scena nonostante la propria volontà fosse combattuta. E la sua volontà si palesò in modo chiaro ed esplicito. Era rappresentata dall'indurirsi dei capezzoli e dall'improvviso inumidirsi delle cosce. Si portò istintivamente le braccia a coprire le sue intimità. Era pur sempre dotata di pudore, anche se in quella circostanza sembrava superflua. L'uomo intanto andava su e giù lungo l'asta. Alex notava quanto fosse bello quel movimento, quasi un orologio a cucù che scandisce i secondi. Era ritmico, pacato, deciso. Costante. Alex volle spostarsi per guardare da più vicino. Ad un certo punto arrivò il vento. Era finalmente il freddo che tanto avrebbe dovuto dominare sulla scena. La schiena di Alex si increspò in una soave pelle d'oca. Chiuse gli occhi per godere della sensazione d'essere sfiorata da quella brezza. Riaprì gli occhi. Una donna. Quando era apparsa? Da dove? Ella rimaneva di fronte il misterioso uomo e lo guardava in modo provocante. Sembrava indossare un abito grigio luccicante. Tacchi alti. Guanti che arrivavano fino ai gomiti. Acconciatura anni '30. Da dove proveniva? Dalla nebbia? Era sempre stata lì? La donna si avvicinò all'onanista e divaricò le gambe. Coi ...