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Avventura di un androgino (storia vera).
Data: 15/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: BSX360GROUP
... passarono molto minuti, prima mi infilò un dito, poi due, tre.....lentamente. Ho sempre pensato che fosse dolorosa la penetrazione anale, invece era quanto di più bello poteva esistere, o forse era lei a renderlo tale. Senza accorgermene mi ritrovai con tutte e 5 le sue dita che mi massaggiavano delicatamente l'ano, per il piacere, godevo davvero ad occhi chiusi, ancora abbarbicato a Rocco, voltai di nuovo la testa senza pensarci, riaprii gli occhi: le mie labbra toccavano il cazzo di Rocco, che non accennava ad abbassarsi. Guardai Rocco, mi sorrise leggermente mentre mi accarezzava sulla testa: di colpo, senza pensarci, me lo infilai tutto in bocca. Giù, giù, giù....ad occhi chiusi. Il mio culo era in estasi, la mia bocca anche, il mio pene era eretto (nei suoi modesti 17 cm). Io ero in estasi. Credo durammo in quel frangente per una decina di minuti, che per me erano infiniti, bellissimi. Quando lei si sdraiò al fianco di Rocco sul divano ampio, e mentre io avevo preso gusto a farmi arrivare quella meraviglia fino in gola, vidi con la coda dell’occhio che lei, con le gambe aperte, mi invitava ad andare su di lei. Si ci volevo andare, e fu li che per la prima volta sentii un piccolo dolore all’ano. Ma non ci pensai, mi distaccai guardandolo per l’ultima volta dal magico arnese di Rocco, e mi adagiai su Eleonora, il mio pene eretto non fece fatica a trovare la fessura di lei. Sentivo il suo profumo di femmina, il trucco, l’odore del rossetto, mi baciava le labbra, le ...
... guance, il naso, con quelle labbra morbidissime……carnose, come lei. Era bellissimo, non credo nessuna ragazza della mia età possa farmi provare quella sensazione, lei sapeva…..era esperta, sapeva godere e far godere. La sua carne e la mia, mentre lentamente il mio pene la penetrava, erano tutt’uno, i suoi baci sul mio viso per me erano pura estasi…. La cosa era bellissima, e durò un po’, quando sentii Rocco muoversi dietro di me, e mi saltò subito alla testa una cosa, spalancai gli occhi…..ed era quello che da li a poco successe. Rocco lentamente, per fortuna il mio ano era già stato molto “elasticizzato”, tentò di violarmi. Ci riuscì, con calma. Io lì non sapevo più chi ero. Non esistevo più in mezzo a quei due. Il mio cazzo fremeva nella vagina bagnatissima di lei, le pareti del mio ano fremevano accerchiando il pene magnifico di lui, la mia lingua e le mie labbra fremevano con la lingua, le labbra, le guancia e gli occhi di le. Non eravamo tre, ma una sola cosa, morbida, ondeggiante, penetrante. Quando Rocco finalmente riuscì a spingerlo tutto dentro dietro di me, i miei occhi andarono verso il cielo, Dio, che piacere ospitare ed essere ospitati da queste due creature. Il suo pene dentro il mio culo, con quel solletichio interno davvero godevole; il mio pene dentro la sua vagina, avvolgente, morbida, col “grasso” al punto giusto. Io veneravo Lei, ed ero venerato da Lui. Ero il frutto della creazione, il centro dell’Universo. Quella concatenazione di corpi non mutò per ...