1. Odette, oui je suis putaine, 6a parte - ( fernando )


    Data: 16/04/2021, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... cunninlinctus. La lingua di lui sotto l’ombelico le fece gonfiare la sua carnosissima fica, che stavolta – potè vedere da sé Lino – si era aperta da sola. Certo Lino avrebbe voluto che Odette glielo prendesse in bocca, ma quella fica aperta era un bell’invito alla penetrazione, a quel punto conveniva ri-approfittarne. Le leccò ancora un po’ il clitoride poi, con un movimento abbastanza rapido, le ficcò di nuovo dentro la sua corta, ma ben larga bombarda carnale…Odette gradì nuovamente l’intrusione godendo non appena la sua dura cappella si fece strada nella sua piccola elastica vagina. Occorse ben più di un secondo affinché quella vagina si adattasse al batacchio. Un piccolo lasso di tempo ch’ella utilizzò per godere. Quell’ingombrante cazzone le piaceva talmente tanto che tollerava ampiamente le salivose leccate di lui sulle sue piccole guance. Certo tutta quella saliva maschile con alito al formaggio non le piaceva troppo, ma le sensazioni piacevoli che le dava il cazzo di messer Lino valevano un piccolo disagio. Provò anche a spostare il proprio bacino un po’ di lato, all’improvviso un paio di volte, per sentire quel cazzo in tutte le direzioni possibili del suo organo di senso interno. Lino aveva cominciato ad accelerare il ritmo dei suoi colpi, sempre più veloci. Era chiaro che voleva sborrare di nuovo…ma dentro Odette era decisa a non farlo venire neanche stavolta. Messer Lino muoveva il suo bacino a velocità costante; il suo affondo durava circa un secondo e mezzo: il ...
    ... tempo di un respiro ed inizio espiro…la statura di Lino, circa pari a quella della ragazza, gli consentiva di tentare dei succhiacci rapidi, quasi dei piccoli furti di latte, dalle sue zinnette ormai turgide ed erette. Odette sapeva che il suo seno era una delle sue zone più erogene e continuando a quel ritmo e modo sarebbe venuta lei stessa, e ben prima del suo felicissimo cliente, dentro di lei. Sì, la ragazza ebbe il suo orgasmo; scoprì che faceva, ella stessa, fatica a trattenerlo, così che la sua bollente conchiglietta di carne bagnò di nuovo la cappella di Lino. L’uomo iniziò la sua corsa finale; in ciò non era diverso da tutti gli altri clienti di Odette: tre impegnati minutini, forse meno, di affondi rapidi e decisi contro quel morbido, caldo, bagnatissimo bersaglio ospitale che aspettava la sparata di caldo seme maschile calmante. La seconda sparata probabilmente non sarebbe stata pari alla prima che le era stata riversata per intero nei propri visceri rettali…Odette sperava che il secondo orgasmo di Lino non contenesse sperma fertile, ma nonostante avesse potuto gradirlo in fin dei conti, la razionalità prevalse la seconda volta: la ragazza interruppe di nuovo il coito, e rapidamente si portò con la propria bocca verso quel cazzone di Lino che doveva essere in disappunto per quel contatto interrotto col paradiso in terra. Fu rapida a prendergli in bocca la cappella, come aveva abilmente fatto con Giuseppe, ed ancora più rapida a leccargli il glande verso il centro, ...
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