Odette, oui je suis putaine, 6a parte - ( fernando )
Data: 16/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: sexitraumer
... l’ormai acquoso seme nel retto della giovane puttana, che gradì da parte sua sentirsi i visceri bagnati più in profondità più o meno subito dopo il cazzo ben piantato dentro, godendo dei tre schizzi che le sembrò di aver sentito con i propri sensi interni, avendo contemporaneamente quelli esterni intorpiditi dalla lunga sodomia. Messer Lino si staccò accasciandosi sul letto supino. Trascurò di pulirsi il cazzo. Odette restò a pancia sotto. Soltanto adesso si accorgeva che durante la notte di sesso duro non aveva dato importanza alle zanzare che stavano trovando parecchia carne, ben rossa, da succhiare. La ragazza si voltò, si sporse in avanti, quindi afferrò il lenzuolo, e si coprì anche il capo per trovare un po’ di sollievo dalle punture che aveva sopportato quando erano poche, ma adesso erano aumentate, grazie allo scirocco presente da quando era sbarcata poche ore prima. Lui continuava a toccarla e lei non lo ostacolava. Si lasciò massaggiare la vulva, e succhiare stancamente i capezzoli meno di un minuto, poi per il sonno, Lino crollò addormentandosi. Poté dormire anche la ragazza a quel punto.
Il mattino dopo Lino svegliò la sua beata ospite; non arrivò a portarle la colazione al letto, come si accorse Odette dopo un quarto d’ora che le era parso un’eternità dato che era ancora in via di risveglio. Senza curarsi d’indossare alcunché girò per la stanza in cerca di un vaso da notte che trovò sotto il letto dal lato di Lino. Con le gambe posizionate a ranocchia vuotò la ...
... vescica provando l’intimo piacere di liberarsela. Come fece per alzarsi anche il colon retto la avvertì che aveva intenzione di far uscire dell’aria accumulata durante la notte, per cui per timore di sporcare il pietroso, ma ragionevolmente pulito pavimento provò a tornare nella posizione della defecazione liberandosi…pulitasi alla meglio con l’acqua avanzata dal catino al lato della loro stanza con petali di rosa ormai appassiti da settimane. Non era un’acqua pulita; doveva già essersene servito messer Lino…ma dovendo lavare ano e vulva, posti notoriamente non troppo puliti per vari motivi, non ci diede peso. Quindi si recò nella stanza davanti, presso l’ingresso dove messer Lino al focolare aveva scaldato del latte fresco di munta, con del caffè filtrato forse il giorno addietro e conservato all’uopo. Pane sul tavolo ve ne era abbastanza, e mentre Odette si serviva del latte Lino le tagliò due buone fette di pane casereccio, poi vedendo che si stava riducendo lo mise via. Le fette erano ragionevolmente grosse per cui la ragazza non si lamentò, dato che la tazza che stava usando era grossa e Lino nulla aveva avuto a ridire circa la razione di latte. Odette mangiò con appetito e messer Lino la lasciava mangiare ancora nuda. L’uomo ormai per lo più vestito vedendo che Odette si era macchiata con il latte uno dei capezzoli non resisté alla tentazione di toccarglielo per pulirla o meglio per sentirle tra le dita, dapprima il capezzolo, poi l’intero seno. La ragazza gli tenne la ...